L'indice Dax ha terminato la seduta a 7682 punti, poco al di sotto della media mobile a 100 giorni, sostegno che ad inizio mese ha fornito la base per il rimbalzo culminato l'11 aprile a 7885.
La violazione del supporto per il momento e' solo marginale ma se la discesa dovesse proseguire al di sotto di area 7600 il quadro grafico, gia' adesso incerto, diverrebbe dichiaratamente ribassista: le oscillazioni disegnate dal top del 28 gennaio si dimostrerebbero in quel caso un testa spalle ribassista (spalle i massimi del 28 gennaio e dell'11 aprile, testa il picco del 15 marzo, "neckline", la base della figura, tracciata tra i minimi del 6 febbraio e quelli del 9 aprile), figura capace di determinare con il suo completamento l'inversione dell'uptrend in atto dai minimi di giugno 2012.
Target del ribasso a 7351, base del gap rialzista del 29 novembre, poi a 7194, base del gap del 22 novembre, poi a 6995, 50% di ritracciamento del rialzo dai minimi dello scorso giugno.
La tenuta di area 7600 dovrebbe essere seguita dalla rottura di 7740 per inviare un primo segnale di ripresa, valido comunque limitatamente al breve termine. Solo oltre 7860, lato alto del gap del 12 aprile, una eventuale reazione diverrebbe piu' credibile.
Osservando l'andamento delle ultime ore del cambio euro dollaro, spesso valido anticipatore dei punti di svolta anche del Dax, la tenuta di 7600 appare meno improbabile di quanto si potesse pensare fino al pomeriggio di martedi': l'euro dollaro ha superato la resistenza di 1,3130, lato alto della fase laterale delle ultime sedute, segnalando l'intenzione di voler procedere sulla via del rialzo con target a 1,3350 almeno.
L'indebolimento della moneta Usa gioca tradizionalmente a favore del rialzo delle borse ed in questo caso potrebbe salvare il Dax dall'invio di un segnale grafico decisamente pesante.