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Insediamento di Biden e Banca del Canada: possibile un micro taglio?

Pubblicato 20.01.2021, 10:16
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Rassegna giornaliera sul mercato forex, 19 gennaio 2021

 Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.

È una settimana importante per i mercati finanziari. L’udienza al Congresso per la conferma di Janet Yellen come Segretario al Tesoro è iniziata oggi. Domani, Joe Biden farà il suo giuramento come 46esimo Presidente degli Stati Uniti. Ci saranno inoltre tre annunci di politica monetaria, i report PMI da diversi paesi ed il report sull’occupazione in Australia.  A meno di 24 ore dall’uscita di scena di Trump, gli investitori sono ottimisti. Il rally di titoli e valute hanno mostrato poca preoccupazione per gli scontri. Il biglietto verde è salito contro tutte le principali valute ad eccezione del franco svizzero. Si prevede che Janet Yellen verrà confermata rapidamente e che le sue dichiarazioni iniziali rafforzeranno l’attenzione dell’Amministrazione Bider per Main Street anziché Wall Street. Gli investitori si attendono una spesa fiscale generosa.  Ha inoltre confermato che l’amministrazione non ci andrà leggera sulla Cina, dichiarando di essere pronta a ad utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per contrastare le “pratiche abusive, ingiuste e illegali” del gigante asiatico.

Prima dell’inizio dell’inaugurazione, saranno rilasciati i report sui prezzi al consumo nel Regno Unito e in Canada, seguiti dall’annuncio di politica monetaria della Banca del Canada. Spinta dai tassi di interesse bassi, l’inflazione è salita lentamente in tutto il globo e ci aspettiamo dei segnali in tal senso nei report IPC di Regno Unito e Canada.  Tuttavia,  anche se i prezzi in Canada dovessero salire, come suggerito dall’indice IVEY PMI, alcuni operatori si attendono un micro taglio dalla banca centrale. Con i tassi di interesse allo 0,25%, un micro taglio ridurrebbe i tassi di interesse di meno di un quarto di punto.

La domanda è, quante probabilità ci sono di un micro taglio dei tassi dalla Banca del Canada?  Sappiamo che la banca centrale non è una fan dei tassi di interesse negativi. A novembre, il Governatore Tiff Macklem ha suggerito che un ulteriore allentamento ad un “livello inferiore” potrebbe essere d’aiuto se l’economia dovesse indebolirsi ulteriormente. Secondo la tabella seguente, la seconda ondata ha causato un peggioramento diffuso dell’economia alla fine dell’anno. Il Canada ha riportato un calo dell’occupazione per la prima volta da aprile, una stagnazione dell’aumento delle vendite al dettaglio core ed una contrazione dell’attività manifatturiera. I dati di gennaio dovrebbero essere altrettanto negativi.

Tuttavia, quando la BoC ha lasciato i tassi di interesse invariati a inizio dicembre tra l’aumento di nuovi casi e nuovi lockdown, è stata cautamente ottimista, dichiarando che gli sviluppi dei vaccini sono stati rassicuranti. Ma ha dichiarato anche che sarebbe stato un percorso tortuoso, ed è stato esattamente così. Detto ciò, i prezzi del petrolio sono in salita nella prospettiva di una ripresa post-vaccino. Vediamo solo una possibilità del 30% di un micro taglio. Infatti, la BoC è più incline a confermare che i tassi bassi resteranno ancora a lungo. Vista la mancanza di vaccini, prevediamo che la banca centrale si manterrà sul cauto, mettendo in guarda dall’incertezza e tenendo aperta la porta ad un allentamento. Se la BoC taglierà i tassi, il cambio USD/CAD salirà a 1,28. Se lascerà i tassi stabili, come ci aspettiamo, il CAD potrebbe schizzare per la delusione.

Canadian Economic Indicators.

La valuta migliore della giornata è stata l’euro, che è salito grazie all’ottimismo degli investitori. Nonostante l’aumento dei casi e la notizia che la Cancelliera tedesca Angela Merkel intende estendere il lockdown fino a metà febbraio, gli investitori stanno diventando meno pessimisti, secondo il sondaggio ZEW. Questa ha a che fare con la forza del settore export e con la distribuzione del vaccino. Il rally dell’euro indica che questa forza potrebbe durare fino al rilascio di venerdì dei dati PMI della zona euro. In salita anche la sterlina, il dollaro australiano e quello neozelandese.

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