In un articolo precedente, ho introdotto l’idea che gli investitori soffrano in massa di una specie di sindrome di Stoccolma.
Storia di un investitore:
Di recente, mi ha telefonato un investitore interessato a saperne di più su come investo il mio capitale. Mi ha raccontato del suo lavoro e di come abbia accumulato il suo conto di investimento da 1 milione di dollari. È stato un operaio per tutta la vita, ha messo da parte qualche migliaio di dollari ogni anno per oltre 30 anni ed ha seguito la strategia buy and hold. Ha funzionato per accumulare capitale, perché il tempo era dalla sua parte, ma non è stato tutto rose e fiori.
Non fatevi ingannare dal successo degli investimenti passivi
Sebbene la strategia buy and hold abbia funzionato nella prima metà della sua vita, è stata dura nei bear market.
Gli investitori in tutto il mondo stanno cominciando a mettere in discussione questa strategia e ad abbandonarla.
I bull market del 2002 e del 2008 sono schizzati di oltre il 100% dai loro minimi per tornare ai massimi precedenti. Ma, sfortunatamente, la strategia buy and hold non consente di partecipare a questi rally pluriennali.
Un investitore attivo può trarre profitto dal calo dei prezzi nei bear market. C’è una opportunità enorme e, grazie all’analisi tecnica che segue i trend di prezzo e i cicli del mercato azionario, è possibile gestire rischio e posizioni.
Arriviamo al 2022-23:
L’investitore, ora sulla cinquantina, ha costruito un patrimonio considerevole grazie a risparmi e investimenti. Nel 2021, chiudendo gli occhi, riusciva a sentire il profumo della pensione, che sarebbe arrivata dopo pochi anni.
Ma poi l’azionario ha raggiunto il picco, e sia titoli che bond sono crollati. La pensione si è allontanata sempre di più e, con l’inflazione alle stelle, ha dovuto cambiare tenore di vita e abitudini di spesa. Tutto questo nei primi mesi del 2022.
Ha cominciato a preoccuparsi, vedendo il suo patrimonio ridursi sempre di più. Ed ha deciso di fare qualcosa, per non dover rinviare di altri 7-13 anni la pensione.
Ha chiamato il suo consulente, come altre volte in passato. Ma, con sua grande sorpresa, e come altre volte in passato, gli è stato consigliato di continuare ad attenersi alla strategia buy and hold, e semplicemente di aspettare.
Potete immaginare come si sia sentito.
A quel punto ha licenziato il consulente ed è passato alla liquidità, in attesa di capire cosa fare con il conto di investimento. E dopo alcune ricerche, mi ha chiamato.
È rimasto entusiasta per le nuove scoperte e la chiarezza sugli investimenti. Ed ha detto di non sapere che si potessero evitare correzioni di mercato e bear market. Mi ha spiegato che l’investimento buy and hold era stato una tortura, e che non riusciva a credere di aver subìto un simile lavaggio del cervello.
Gli investitori hanno la sindrome di Stoccolma
In gran parte, gli investitori hanno subìto questo lavaggio del cervello e, di conseguenza, faticano a liberarsi delle strategie finanziarie che ci hanno sempre detto di seguire.
Anche se non approfondirò gli aspetti tecnici, basta sapere che sia titoli azionari che bond potrebbero crollare di un altro 20-47% dai livelli attuali. Attenzione: non sto dicendo che succederà, ma che i grafici prospettano tempi duri all’orizzonte.
Se eliminiamo la cosiddetta FOMO (la paura di restare esclusi) da un rally dell’azionario o dei bond, e pensiamo in modo logico, ditemi cosa fareste:
- Manterreste la posizione in caso di un rally di azionario e bond, ma sapendo che, se non si verificherà, potreste perdere soldi per 3-10 anni o più.
- Proteggereste il capitale, passando alla liquidità, o terreste solo gli asset che aumentano di valore, in modo da approfittare del calo dei prezzi dell’azionario e mantenere l’attuale livello di ricchezza, per poi reinvestirlo quando ci sarà un bottom.
Un problema comune tra gli investitori è che cominciano a cercare una soluzione nel momento in cui si rendono conto di averne bisogno. E, una volta che il valore crolla, si ha troppa paura di fare una mossa.
Non vendete, perché gli asset hanno perso talmente tanto valore che pensate che arriverà un rally, e non volete perdervelo!
Ma siete tormentati dall’idea che, se il mercato continuerà a scendere e voi non vendete, non potrete andare in pensione.
Tra paura ed indecisione, restate sulle montagne russe da incubo del mercato azionario.
Se siete vicini alla pensione, la strategia buy and hold comporta un livello di rischio altissimo. In parole povere: non avete il tempo di aspettare un altro bear market.
Benvenuti nell’effetto finanziario della sindrome di Stoccolma, o Buy-And-Hold, che io chiamo Buy-And-Hope (compra e spera).
C’è un altro modo
Negli ultimi 25 anni, ho sviluppato quella che credo sia la strategia di investimento ETF più efficiente e redditizia che abbia mai visto. Si tratta di una strategia che punta ad una consistente crescita a lungo termine sopra la media, con drawdown di portafoglio sotto la media. La chiamo Strategia di Crescita Consistente (CGS).
Contribuisce ad una performance superiore risolvendo i problemi di investimento dei bear market e sostituendo il ruolo che giocavano i bond nel portafoglio. Punta a tenere solo asset che aumentano di valore.
Questa strategia di allocazione asset tattica affronta i rialzi e i ribassi di mercato usando una combinazione di ETF di dividendi, growth, bond, monetari ed inversi. In circostanze anomale, fino al 100% dell’allocazione sarà dedicata a posizioni cash difensive, in quanto la priorità numero uno è proteggere il capitale. Ricordate: se evitate le perdite, i profitti si prenderanno cura di sé stessi da soli.