Lo si è capito immediatamente, ancora prima dell'apertura dei mercati in Europa, ovvero quando in Asia, nonostante il lancio del missile nordcoreano verso il territorio giapponese, che ci si poteva aspettare un nuovo crollo dei mercati ed una ripresa degli acquisti su quelli che da sempre vengono considerati beni rifugio, ovvero oro, yen e franco svizzero.
Invece la borsa di Tokyo non solo ha tenuto, ma ha portato a casa una seduta da +0,52%, con la Corea del Sud a fare da compagno di viaggio nella risalita.
Come già successo in precedenza, quindi, il terrorismo sembra ormai essere diventato parte integrante dei mercati finanziari, con gli investitori abituati, in un certo senso, a sorprese da qualsiasi parte del mondo.
Per l'Europa, tuttavia, i mercati hanno dovuto affrontare, in giornata, la notizia di un secondo probabile attentato, nella metropolitana di Londra.
Ci sarebbe stata infatti un'esplosione su un treno nei pressi della stazione di Parsons Green (sudovest di Londra).
Questo ha causato una chiusura negativa, che tuttavia ha impattato in maniera marginale con tutti gli indici (ad eccezione della Borsa di Londra colpita direttamente con un -1,10%), che hanno chiuso in negativo entro il mezzo punto percentuale.
Quindi quale potrebbe essere un market mover importante nelle prossime settimane?
Più probabile che ad incidere nei portafogli degli investitori siano gli eventi direttamente collegati al Presidente Trump, ancora alle prese con quelle manovre politico-economiche promesse durante la campagna elettorale che l'hanno portato, a Novembre 2016, alla conquista della Casa Bianca.
Su tutte, la riforma fiscale, cioè la sua riforma dell'Obamacare nonché il rimpatrio dei capitali attualmente all’estero, soprattutto per i grandi colossi a stelle e strisce.
Questo potendo contare su uno staff che, dopo numerosi avvicendamenti, ha già cambiato numerosi elementi nei primi mesi di vita.
Lo stesso indice S&P 500, subito dopo la bocciatura in Senato della riforma fiscale il 27 luglio scorso, ha riportato un calo di oltre 53 punti per poi recuperare, dopo oltre 1 mese.
Vedremo quindi se il Presidente americano Trump riuscirà a prevalere anche nella sfida più incerta di tutte: quella dei mercati!