L'obesità è diventata la malattia su cui la maggior parte delle società farmaceutiche stanno lavorando e spendendo soldi in ricerca e sviluppo in questi anni.
Eli Lilly (LLY) e Novo Nordisk (NVO) hanno già rilasciato i loro farmaci anticipando i competitor che però non stanno a guardare. Pfizer (NYSE:PFE) ha abbandonato la corsa qualche settimana fa annunciando la fine della ricerca in fase 3 della sua pillola dimagrante, oggi invece la Svizzera Roche ha annunciato di aver raggiunto un accordo con Carmot Therapeutics, azienda produttrice di farmaci per l’obesità, per un massimo di 3,1 miliardi di dollari. L'azienda svizzera spera di unirsi alla corsa di Eli Lilly e Novo Nordisk.
La società privata statunitense Carmot è un altro sviluppatore che lavora sulla classe di farmaci noti come agonisti del recettore GLP-1, pionieri nel trattamento dell’obesità e del diabete, innescando una frenesia culturale e di mercato.
L'acquisizione offre a Roche l'accesso esclusivo al portafoglio di Carmot di tre agonisti del GLP-1 in fase di sperimentazione, che includono due iniezioni sottocutanee attualmente in fase di sperimentazione di Fase 2, nonché una compressa giornaliera attualmente in fase di sperimentazione di Eli Lilly sta anche studiando se esiste il potenziale per trattamenti combinati per la perdita di peso e la massa muscolare, tramite la sua recente acquisizione di Versanis Bio per un massimo di 1,93 miliardi di dollari. Versanis sta testando un farmaco che spera possa favorire l'aumento della massa muscolare, istruendo anche il corpo a metabolizzare il grasso.
Roche pagherà 2,7 miliardi di dollari in anticipo e fino a 400 milioni di dollari in seguito, a seconda del raggiungimento di determinati traguardi.
Diverse aziende farmaceutiche sperano di entrare nella corsa ai farmaci dimagranti, come l'americana Amgen (AMGN).
AstraZeneca (AZN) lo ha annunciato il mese scorso con un accordo di licenza esclusiva del valore fino a 2 miliardi di dollari con la società cinese Eccogene per un farmaco in fase di sviluppo iniziale per il trattamento dell’obesità e del diabete di tipo 2.
La battaglia per chi fornirà il farmaco migliore è decisamente entrata nel vivo. Il first-to-market farà esplodere un mercato potenziale di oltre 3 trilioni di dollari.