Il franco svizzero ha reagito in modo contrastato all’elezione di Donald Trump a quarantacinquesimo presidente degli Stati Uniti.
Il CHF ha ceduto più dell’1,70% contro il biglietto verde rispetto al livello precedente alle elezioni.
Nel comparto G10, la divisa elvetica ha ceduto terreno soprattutto contro la sterlina britannica, perché gli investitori hanno liquidato la moneta unica. Oltre alle valute legate alle materie prime, infatti, l’EUR ha sofferto pesanti perdite da mercoledì scorso, cedendo il 3,40% contro la sterlina e il 2,65% contro l’USD.
L’ampia svalutazione ha fatto aumentare le pressioni sull’EUR/CHF, che ora testa quota 1,07, considerato da molti il livello che innescherà l’intervento della BNS.
È aumentata quindi considerevolmente la probabilità di un intervento della BNS.
Stamattina l’EUR/CHF ha testato brevemente il livello a 1,0688, per poi rimbalzare a 1,0702.