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La BoJ aumenta a sorpresa il QQE – USD/JPY in rally a nuovi massimi

Pubblicato 31.10.2014, 11:21
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Market Brief

La BoJ aumenta a sorpresa il QQE  La Bank of Japan (BoJ) ha sorpreso i mercati valutari con una decisione inaspettata che ha fatto calare sensibilmente e in modo diffuso lo yen. La BoJ ha annunciato un’accelerazione dell’espansione della base monetaria pari a “circa” 80 mila miliardi di JPY all’anno (rispetto ai 60-70 mila miliardi di yen precedenti). In passato l’aumento è stato generato grazie ad acquisti di titoli di stato (JGB), iniezione di liquidità attraverso programmi di sostegno ai prestiti e acquisto di altri asset. Ora sembra che l’espansione sarà dovuta principalmente ad acquisti diretti di JGB. Fattore importante per i mercati azionari, aumenterà anche la velocità degli acquisti di ETF e J-Reit (notizia che ha fatto salire il Nikkei). Il voto ha visto una maggioranza di 5 a 4, che ha citato le pressioni al ribasso sui prezzi quale ragione chiave per aumentare l’allentamento quantitativo e qualitativo (QEE). La reazione del mercato alla decisione inaspettata (si noti che avevamo previsto questo esito, si veda il nostro Rapporto Settimanale sul Mercato) ha fatto toccare all’USD/JPY un nuovo massimo pluriennale pari a 111,53. Le strategie operative del forex si sono manifestate in pieno, con l’USD/JPY che ha superato i livelli critici a 110,67 (massimo di agosto 2008) e 111,47 (picco del 1998), mentre l’EUR/JPY ha compiuto un rally superando il pivot a 138,60 e la media mobile a 200 giorni a 139,06. Le piazze azionarie sono in netto rialzo ovunque in Asia. Il Nikkei ha compiuto un forte rally, guadagnando il 4,83% (sostenuto dal nuovo QQE e dalla ridistribuzione degli asset del fondo GPIF), l’Hang Seng l’1,09%, Shanghai l’1,22% e il Kospi lo 0,23%. Al momento i futures dell’S&P fanno registrare un rialzo dello 0,2%. Altrove, in Giappone, i media riferiscono che il fondo d’investimento pubblico giapponese per le pensioni (GPIF) oggi annuncerà le modifiche nella struttura della distribuzione degli asset. Stando alle indiscrezioni di stampa, le consistenze in debito giapponese del GPIF scenderanno al 35% dal 60%, mentre quelle in asset stranieri aumenteranno dall’11% al 15%. Sul fronte dei dati, l’IPC giapponese è cresciuto del 3,2% a/a, meno delle previsioni e del 3,3% di agosto. A settembre, l’inflazione di fondo è cresciuta del 3,0% a/a, in linea con le attese, ma meno del 3,1% fatto registrare in precedenza. Il rally dell’USD/JPY per oggi ha fatto il suo corso e la nostra strategia operativa sul forex prevede di andare corti, puntando a una rapida regressione al supporto a 110,80-111,00.  Possibile transizione della Russia verso la libera fluttuazioneOggi gli operatori si concentreranno sulla Russia, perché la banca centrale annuncerà la sua decisione sui tassi e forse riferirà anche sul mercato valutario. Il mercato prevede un rialzo di 50 punti base all’8,50% in risposta al crollo del RUB e alle previsioni di inflazione in rialzo. Tuttavia, a nostro avviso, 50 punti base non sarebbero sufficienti a scoraggiare l’esodo di massa dal RUB e prevediamo quindi una mossa a sorpresa, nell’ordine di 75-100 punti base. C’è un forte rischio che l’annuncio di oggi sui tassi venga accompagnato dalla notizia di una transizione verso un regime di libera fluttuazione del tasso di cambio. A ottobre la banca centrale russa (CBR) ha speso circa 24 miliardi di USD per difendere la fascia superiore. Permane, però, la possibilità che la CBR rinvii leggermente la transizione per vedere se ci sarà un miglioramento delle partite correnti grazie alle entrate dalle esportazioni invernali di combustibili ed evitare così la collisione con i rimborsi del debito estero, in modo che la transizione risulti poi più stabile.  Le strategie operative giornaliere hanno contribuito a spingere l’USD/RUB a nuovi massimi storici pari a 43,89 (la volatilità a un mese si è impennata a 23).  Il Messico manterrà i tassi invariati In Messico, si prevede che la banca centrale manterrà i tassi invariati, con una probabilità marginale di un taglio di 25 punti base. L’aumento dell’inflazione in Messico e il tono aggressivo della Fed costituiscono la base della nostra previsione di non cambiamento. Un eventuale sviluppo aggressivo sarebbe positivo per il peso messicano (MXN), perché gli operatori propendono fortemente per valute di mercati emergenti con crescita solida e una politica monetaria non interessata da un ciclo accomodante.    Idea di Trading di Swissquote SQORE: Modello giornaliero di break out: Vendere XAU/USD a 1.185,46. Per dettagli sull’operatività o altre ottime idee di trading, visita la piattaforma Swissquote SQORE: http://it.swissquote.com/fx/news/sqore

Peter Rosenstreich, Chief FX Analyst,
Swissquote Europe Ltd

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