Se la recessione che ormai tutti stanno chiamando non dovesse però verificarsi?
Ovvero, in altri termini, se dovesse verificarsi un cosiddetto soft landing, cosa vorrebbe dire per i mercati?
Il Jobs Report di venerdì ha mostrato dei dati contrastanti. Da un lato l’economia americana continua ad aggiungere lavoratori su lavorati.
Attualmente esistono 1.7 offerte di lavoro disponibili per ogni disoccupato. Valori in calo rispetto ai mesi scorsi, ma che lascia ben intuire come mai continuano ad esserci tanti lavoratori che si licenziano con l’obiettivo di trovare posizioni lavorative migliori e meglio retribuite.
D’altra parte, venerdì, è anche stato rilasciato il dato sui salari orari. Dato che rallenta più del previsto e lascia buone speranze alla Fed affinché non si crei una spirale salari-prezzi, che renderebbe l’inflazione ancora più appiccicosa, sticky come usano dire gli inglese, di quanto non lo sia già.
Guardando alle aspettative di inflazione ad un anno, osservando il Breakeven inflation, notiamo come l’indice sia in forte discesa dal 5% superato l’anno scorso.
La situazione salariale in Europa potrebbe essere leggermente diversa.
La Banca centrale europea prevede che la crescita degli stipendi sarà "molto forte" nei prossimi trimestri, rafforzando di conseguenza le ragioni per ulteriori aumenti dei tassi di interesse.
Ad ogni modo, quando si parla di atterraggio morbido (soft landing) si intende fondamentalmente una situazione in cui l'inflazione scompare senza impattare significativamente il mercato del lavoro.
La storia cosa ci dice?
In realtà il passato è abbastanza contrario a questa visione di soft landing.
Infatti, quasi ogni volta che la Fed ha aumentato i tassi di interesse (linea rossa), con mesi di ritardo si è osservato un aumento della disoccupazione (linea arancio) e di conseguenza una recessione ha colpito l’economia (barre verticali verdi).
Perché questa volta non dovrebbe accadere qualcosa di analogo?
Questa settimana dovremo aspettarci il dato sul CPI, in uscita giovedì. Gli economisti prevedono che l'inflazione core scenderà dal 6,0% su base annua al 5,7% per il mese di dicembre. Vedremo…
Lorenzo Demaria