🍎 🍕 Meno mele, più pizza 🤔 Avete visto il portafoglio di Buffett?Esplora Gratis

La possibile spiegazione dei trend rialzisti degli indici azionari europei

Pubblicato 15.06.2023, 07:48
DE40
-
IT40
-
NG
-

Introduzione analisi


L’obiettivo dell’analisi è quello di cercare di spiegare il trend rialzista dei principali listini europei attraverso un’analisi macroeconomica. Come scoprirete, alcuni dati macroeconomici hanno la capacità di influenzare l’andamento dei listini europei.
Con la BCE alle porte, si potrà presto assistere ad un nuovo impulso ribassista del DAX, FTSEMIB, CAC40 e IBEX35?
Argomenti dell’analisi:
·        L’importanza del dato sulla fiducia dei consumatori
·        Il suo impatto sul PIL e su altri dati macroeconomici
·        La sua correlazione con i listini europei
·        Il catalizzatore “tasso di inflazione”
·        Lo ZEW: un importante leading indicator per il futuro degli indici azionari
Buona lettura.
 
1. L’IMPORTANZA DEL DATO SULLA FIDUCIA DEI CONSUMATORI E IL SUO IMPATTO SULL’INTENSITA’ ECONOMICA E SUI QUATTRO INDICI AZIONARI EUROPEI
Il dato macroeconomico sulla fiducia dei consumatori, misurato dall’European Commission, è tra i più importanti.
Esso fornisce una misura della fiducia dei consumatori dell’Area Euro nell’attività economica e viene elaborato grazie ad un’indagine effettuata su circa 2300 consumatori dell’omonima area, dove gli intervistati rispondono a quesiti riguardanti le prospettive economiche correnti e future. Esso è mostrato nella grafica seguente:

L'indice della fiducia dei consumatori dell'euro area


Perché il dato è così importante da osservare? È probabile che la figura successiva chiarisca il motivo:

La correlazione positiva tra l'indice della fiducia dei consumatori e il prodotto interno lordo misurato anno/anno

Esso è fortemente correlato (positivamente) al prodotto interno lordo dell’omonima area misurato anno/anno; quest’ultimo è il dato principale per stabilire il livello di intensità economica (in base alla ricchezza prodotta).
Il legame tra i due dati macroeconomici è presto spiegabile:
·        Se i consumatori sono fiduciosi, è altamente probabile che spenderanno denaro in beni durevoli, non durevoli, servizi e investimenti

Non è un caso che la correlazione tra l’indice di sentiment e le vendite al dettaglio, come mostra la grafica successiva, sia positivo:

La correlazione positiva tra l'indice della fiducia dei consumatori e le vendite al dettaglio anno/anno

Un aumento del dato sulle vendite al dettaglio è da legare ad un aumento della domanda dei consumatori: all’aumentare di quest’ultima, aumenterà sicuramente la produzione delle industrie. Questo è mostrato dalla correlazione positiva nella grafica successiva:

La correlazione positiva tra la produzione industriale anno/anno le vendite al dettaglio anno/anno


I dati rappresentati nella grafica contribuiscono poi, in positivo o in negativo, all’intensità economica, e questo è dimostrato dalle correlazioni positive osservabili nella grafica successiva:
L'impatto delle vendite al dettaglio e della produzione industriale sul prodotto interno lordo

Chi andrebbe a beneficiarne di un sentiment positivo dei consumatori e del loro relativo aumento di domanda e di spesa? Sicuramente le società che, all’aumentare dei volumi di vendita, aumenteranno gli utili realizzati. Il fatto andrebbe a catalizzare il sentiment degli investitori che, con prospettive di utili futuri in crescita, andranno ad acquistare azioni di società quotate in borsa.
Questo è vero?

Andiamo a scoprirlo osservando le quattro grafiche successive, nelle quali al dato sulla fiducia dei consumatori sono correlati i quattro indici europei principali:
·        DAX tedesco
·        FTSEMIB italiano
·        CAC40 francese
·        IBEX35 spagnolo

La correlazione positiva tra DAX e indice della fiducia dei consumatori


La correlazione positiva tra FTSEMIB e indice della fiducia dei consumatori


La correlazione positiva tra CAC40 e indice della fiducia dei consumatori


La correlazione positiva tra IBEX35 e indice della fiducia dei consumatori

Ogni indice azionario è correlato in maniera fortemente positiva al dato macroeconomico.

L’impatto dell’indice di sentiment sul mercato azionario è dunque da considerarsi forte. Interessante l’ultima grafica di questo paragrafo:

L'ultimo trend rialzista dei listini europei è stato accompagnato da un rialzo del sentiment dei consumatori

I principali quattro indici azionari hanno realizzato il tanto discusso ultimo rialzo (con DAX e CAC40 ai massimi storici) proprio in concomitanza del rialzo del dato macroeconomico.
 
2. DATI MACROECONOMICI IN RALLENTAMENTO MA INDICE DI SENTIMENT DEI CONSUMATORI RIALZISTA. PERCHE’?
Osservando le grafiche precedenti è facile osservare delle importanti divergenze: i dati macroeconomici denotano debolezza al contrario della fiducia dei consumatori, rialzista.
La domanda sorge spontanea:

“Come è possibile che, nonostante i dati macroeconomici siano in rallentamento e nonostante la Germania e, più in generale l’Area Euro, siano entrati in recessione tecnica, l’indice di fiducia si mantiene in territorio rialzista?”

Questo potrebbe suggerirlo la grafica successiva, con un importante correlazione negativa: quella tra indice di fiducia e tasso di inflazione dell’euro area:

La correlazione negativa tra tasso di inflazione e sentiment dei consumatori

Un mese prima del processo di disinflazione, discusso a gran voce dai media, il sentiment dei consumatori trovava il suo minimo (a settembre 2022); un mese dopo il tasso di inflazione misurato a/a vedeva il suo massimo.
Uno dei principali catalizzatori dell’aumento dei prezzi a livello europeo era stato l’enorme aumento dei prezzi del natural gas europeo, “gonfiato” dalla crisi energetica come conseguenza del conflitto in territorio ucraino:

Tasso di inflazione e prezzo del natural gas europeo

Ciò che potrebbe aver catalizzato in positivo il sentiment dei consumatori è la grave recessione che si pensava potesse investire l’omonima area. Al calmierarsi di questa potenziale possibilità che, come ben ricorderete, era stata data quasi per certa, sembra che i consumatori abbiano tirato un sospiro di sollievo. Un potenziale recessione, particolarmente intensa e duratura, avrebbe sicuramente impattato in maniera fortemente negativa sugli utili delle società europee.
Quindi, se la fiducia dei consumatori dovesse mantenere il suo trend, sarebbe possibile osservare un continuo rialzo degli indici?
A tal proposito, si osservi la figura successiva:

Lo ZEW economic sentiment index


Essa mostra la correlazione positiva tra l’indice di fiducia dei consumatori e l’euro area ZEW economic sentiment index.

·        L’euro area ZEW economic sentiment index è un indicatore costruito attraverso dei sondaggi posti a circa 350 investitori istituzionali e analisti tedeschi sulle prospettive economiche a sei mesi per l’omonima area

Esso ricopre una grande importanza dal momento in cui, negli ultimi 23 anni, è stato spesso un leading indicator del dato sul sentiment dei consumatori:

Lo ZEW economic sentiment index è un leading indicator del dato macroeconomico sulla fiducia dei consumatori


Osserviamo ora l’ultima grafica:

La possibilità che il dato sulla fiducia dei consumatori crei un nuovo impulso ribassista


Il “leading indicator” ha creato una nuova gamba ribassista; vista la sua funzione anticipatrice, anche l’indice della fiducia dei consumatori invertirà nuovamente la sua tendenza al ribasso? Se ciò accadrà, anche gli indici percorreranno la stessa traiettoria viste e considerate le correlazioni osservate precedentemente?
 
3. LO SPETTRO DELLA BCE
Domani, alle ore 14:15, sarà comunicata la decisione sul tesso di interesse della BCE. Nella grafica successiva è possibile osservare come le aspettative siano di un aumento di 25 punti base (dal 3.75% al 4%):

Oggi la comunicazione sul tasso di interesse


Più la politica monetaria sarà restrittiva, altrettanto più alta sarà la possibilità di osservare una contrazione dei dati macroeconomici. Infatti, ricordate bene:
·        I tassi di interesse sono innalzati in modo tale da “combattere” l’inflazione. In questo modo, l’accesso al credito diviene più oneroso (in gergo, aumenta il costo del denaro): a questo punto, consumatori e aziende tenderanno a non creare debito per spese e investimenti; a spese e investimenti in calo corrisponderà una decrescita economica e una…diminuzione dei prezzi.

Se ciò dovesse sfociare in una recessione, che sarà discussa e ridiscussa da tutti i mass media, i consumatori dell’euro area saranno altrettanto “positivi”? E se così non fosse, che destino per i listini europei?

Commenteremo assieme lo svilupparsi della situazione.
Se preferite visualizzare il video in basso alla pagina, questi i capitoli:

01:06 Argomenti dell'analisi
01:40 Il dato sulla fiducia dei consumatori
02:17 L'impatto del dato sull'intensità economica
05:55 L'impatto del dato sui mercati azionari
07:26 Il rialzo del dato e dei listini azionari
07:53 Divergenze tra dati macro
08:53 Attenzione al tasso di inflazione!
12:03 Lo ZEW: la divergenza più importante
14:18 Attenzione alla BCE!

Qualora qualche concetto fosse stato poco chiaro o per un’opinione personale commentate pure.
Buona giornata!

Ultimi commenti

Prossimo articolo in arrivo...
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.