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La tempesta nel Golfo colpirà il settore petrolifero? Ecco cosa seguire

Pubblicato 11.07.2019, 13:39
Aggiornato 09.07.2023, 12:31

La versione originale di questo articolo, in inglese, è stata pubblicata il giorno 11.07.2019

Tra i soliti fondamentali che i trader devono seguire per giudicare il mercato petrolifero, le previsioni meteo diventano altrettanto importanti in questo periodo dell’anno. E questo vale soprattutto per quelle del Golfo del Messico.

I due fattori più importanti ad influenzare i prezzi del greggio questa settimana sono la produzione petrolifera americana ed il mercato azionario USA. Il greggio WTI ed il Brent sono saliti ieri mattina quando i trader hanno reagito alle stime dell’API di un calo di 8,1 milioni di barili delle scorte di greggio USA. Un’altra spinta ai prezzi è stata data dai dati dell’EIA di ieri che hanno rivelato che le scorte di greggio sono in realtà scese di 9,5 milioni di barili la scorsa settimana.

Tuttavia, i trader non dovrebbero perdere di vista il Golfo del Messico questa settimane e la prossima, in quanto una forte perturbazione - che verrà chiamata tempesta tropicale Barry quando raggiungerà raffiche sostenute di 39 miglia all’ora - ha il potenziale di colpire la produzione, la raffinazione e le esportazioni dagli Stati Uniti, le importazioni negli Stati Uniti ed i prezzi.

La depressione tropicale che si sta formando nel Golfo del Messico dovrebbe guadagnare abbastanza forza da diventare una tempesta tropicale e probabilmente anche un uragano questo fine settimana. Ed è probabile che venga colpita soprattutto l’area che ospita molte grandi raffinerie USA ed importanti porti tra Houston e New Orleans. In effetti, sulla costa si trova più del 45% della capacità di raffinazione totale USA. La tempesta dovrebbe inoltre causare degli allagamenti che, come abbiamo imparato dall’uragano Harvey nel 2017, possono comportare interruzioni delle attività di raffinazione e trasporto per lunghi periodi di tempo.

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Non c’è modo di prevedere esattamente quanto una determinata tempesta nel Golfo del Messico influirà sul settore petrolifero e sui prezzi, ma di seguito ci sono gli aspetti principali che i trader dovrebbero tenere d’occhio:

1. Ferma la produzione petrolifera offshore

Un terzo della produzione petrolifera offshore USA è già ferma in conseguenza di questa imminente tempesta. Circa il 16% di tutta la produzione petrolifera statunitense deriva dalle trivellazioni offshore.

2. Blackout e danni alle raffinerie

Le raffinerie nella zona colpita potrebbero subire dei blackout a breve o a lungo termine a causa della tempesta e degli allagamenti. Nel 2017, gli allagamenti dovuti all’uragano Harvey hanno costretto la più grande raffineria negli Stati Uniti, la Motiva della Saudi Aramco, a chiudere per due settimane. I danni delle alluvioni non sono stati riparati per molti mesi.

Per questa tempesta, alcuni meteorologi hanno già previsto oltre un metro di pioggia. Anche la produzione di benzina e prodotti raffinati potrebbe essere colpita, così come le scorte di greggio. Se le raffinerie non riusciranno a processare greggio ma la produzione petrolifera non fosse colpita, il risultato sarebbe un grande aumento delle scorte di greggio USA nei dati settimanali rilasciati nelle settimane dopo l’uragano.

3. Ferme le importazioni e le esportazioni

Le chiusure di porti ed oleodotti per via di allagamenti ed altri danni dovuti alla tempesta potrebbero inoltre risultare in un aumento maggiore del previsto degli accumuli di scorte USA. Le esportazioni petrolifere statunitensi sono ora una parte importante del commercio di greggio globale. La maggior parte del greggio USA viene esportata dai porti di Houston, Galveston e dal Louisiana Offshore Oil Port (LOOP). Le esportazioni di greggio (e le importazioni) di solito sono costrette ad essere bloccate nei periodi di maltempo e, in alcuni casi, gli allagamenti possono impedire ai porti di riprendere le attività per giorni o settimane anche una volta passata la tempesta. In caso di allagamenti estremi, si potrebbe assistere ad un calo temporaneo delle esportazioni petrolifere USA che sarà rispecchiato nei dati settimanali e mensili seguenti alla tempesta.

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Trader ed osservatori dei mercati dovrebbero tenere a mente questi aspetti per tutta la stagione degli uragani USA, che va da maggio a novembre e raggiunge il suo picco tra agosto ed ottobre. Tuttavia, ogni uragano è differente. Traiettoria, forza del vento, velocità e pioggia possono avere un impatto diverso sulle regioni. Ad esempio, una tempesta potrebbe costringere le piattaforme di trivellazione offshore ed i porti a chiudere per un periodo di tempo prolungato ma le raffinerie potrebbero non essere compromesse. I dati sulle scorte potrebbero sembrare invariati in questo caso, in quanto il calo della produzione e quello delle esportazioni si compensano. Ad ogni modo, preparatevi ad una corsa accidentata in questa stagione degli uragani.

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