Mentre i traders attendono ulteriori ulteriori sviluppi nei negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina, nelle ultime ore abbiamo registrato una riduzione della propensione al rischio o comunque il ritorno di una certa cautela. C'è stato un netto calo dei rendimenti obbligazionari USA, i futures azionari sono in calo e il dollaro torna ad apprezzarsi superato solamente da asset rifugio come lo yen e l'oro.
Durante la notte dati davvero brutti sulla crescita del PIL australiano hanno accentuato tali movimenti, PIL che nella proiezione annuale è sceso al 2,3% dal 2,5% atteso e dal 2,8% precedente. Proiezioni che vanno a sommarsi alle previsioni di una crescita cinese al ribasso, il ché sembra acuire le paure di una crisi economica ciclica globale. La performance del biglietto verde è dovuta anche al fatto che la forza relativa dell'economia statunitense è evidente, ieri infatti i dati ISM non manifatturiero hanno sorpreso al rialzo. In tutto questo contesto la forza dello yuan cinese è diventata una misura interessante della propensione al rischio e per ora lo yuan è in correzione, portandosi sui minimi da una settimana a questa parte (rispetto al Dollaro).
Ieri Wall Street ha chiuso leggermente in negative e continua così quella fase di consolidamento dopo I guadagni della settimana scorsa. L'indice S&P 500 ha chiuso a -0,1% in calo a 2790 punti e i futures registravano una perdita “asiatica” di circa 0,2%. Asia che ha risposto negativamente, con il Nikkei -0,6%, mentre il volatile Shanghai Composite prosegue i rialzi portandosi a casa un bel + 1,6%. L’Europa sta corregendo, almeno in questa prima parte della sessione.
Per quanto riguarda il calendario economico nulla da segnalare in mattinata e si rimarrà tranquilli sino alle 14:15 ovvero al momento del rilascio della variazione occupazione ADP che dovrebbe evidenziare un calo a 188.000 (da 213.000 il mese scorso). La bilancia commerciale degli Stati Uniti dovrebbe far registrare un deficit commerciale (per dicembre) in ulteriore deterrioramento portandosi sui massimi da 10 anni (- $ 57,8 miliardi contro - $ 49,3 miliardi a novembre). La decisione in tema di politica monetaria della Banca centrale del Canada la conosceremo alle ore 16 ma i tassi dovrebbero rimanere all'1,75% quindi sarà importante capire il contenuto dello statement.
Le scorte di petrolio EIA dovrebbero ripresentarsi in territorio positivo a +0,6 milioni di barili (dopo un calo a sorpresa pari a -8,7 milioni barili la scorsa settimana), i distillati dovrebbero attestarsi a -1,0 m (-0,3 m la scorsa settimana) e la benzina -1,9 m (-1,9 m la settimana scorsa). Il Beige Book della Federal Reserve verrà pubblicato alle 20, poi occhio ad alcune dichiarazioni di membri della FED come John Williams, mentre per quanto riguarda la Bank of England parleranno John Cunliffe alle 13:!5 e Michael Saunders alle 18:30.