Mercoledì mattina il dollaro USA trova richieste migliori di gran parte delle altre monete, mentre l’azionario annaspa.
L’Indice del Dollaro è salito di un marginale 0,05%, a 94,78 punti, dopo che la moneta unica è caduta sulla resistenza a 1,17, mentre il dollaro australiano ha fatto registrare le perdite maggiori nel comparto G10, in calo dello 0,40% durante la seduta.
Anche se nelle prossime ore saranno diffusi dati economici chiave, gli investitori continueranno a concentrarsi sui colloqui per aggiornare il NAFTA.
Ora, infatti, tutti si chiedono se il Canada seguirà le orme del Messico e accetterà le modifiche proposte dall’amministrazione Trump.
Il loonie (CAD) è stata l’unica valuta G10, insieme allo yen giapponese, a guadagnare lievemente contro il dollaro, con un rialzo dello 0,05% e l’USD/CAD in calo a 1,2930.
L’Aussie è scivolato fino a un minimo di $0,7299 dopo che Westpac Banking Corp (AX:WBC), uno dei maggiori istituti di credito australiani, ha annunciato che alzerà i tassi d’interesse variabili sui mutui.
L’annuncio ha provocato un’ondata di vendite sull’Aussie perché gli investitori prevedono che inciderà negativamente sulla crescita economica.
La decisione farà anche rimanere defilata la banca centrale ancora più a lungo.
Il rendimento dei titoli sovrani a due anni è calato di oltre 4 punti base, attestandosi all’1,97%, minimo da fine maggio, perché i trader hanno rivisto al ribasso le attese sulla tempistica del prossimo rialzo del tasso.
Forse ci vorrà quindi più tempo perché l’AUD/USD ritorni nell’area di $0,80.