L'indice americano S&P 500 sta mostrando ancora stamattina segnali di forza che lo portano, per il momento a rompere la resistenza su grafico settimanale che avevamo segnalato in area 2880 punti.
Oggi siamo in attesa dei dati sul pil USA alle 14.30 e in serata delle decisioni della FED, poi domani si riunisce la BCE. Ovviamente, per prendere posizione sul medio periodo, bisogna attendere e vedere come si comporterà il mercato a fronte degli eventi sopracitati e se l'S&P 500 chiuderà la settimana sopra la resistenza segnalata potrebbe continuare il movimento rialzista fino in area 3000/3020. Al contrario, se il recente movimento rialzista venisse negato, rimane valida l'area di supporto che abbiamo già evidenziato, in area 2650 dove passa la media mobile a 200 periodi.
Non prenderei più a riferimento il prezzo del petrolio, ancora su quotazioni estremamente depresse, come segnale di un possibile ritracciamento azionario visto che il greggio nell'ultimissimo periodo si muove su logiche per lo più legate a sempre maggiori problemi di stoccaggio.
Per quanto riguarda l'oro, ieri ha rimbalzato sul supporto posto a 1700$ e attualmente l'area di resistenza più significativa (sul grafico weekly) è a 1750$.
In conclusione vediamo comunque come il mercato azionario si muova più su aspettative di interventi di politica monetaria da parte delle varie banche centrali e di stimoli ed incentivi da parte dei governi un po' in tutti i settori produttivi, che su dati macroeconomici reali che cominciano a mostrare l'impatto sull'economia della pandemia che stiamo fronteggiando. Altrimenti non si spiegherebbe il forte rimbalzo dei titoli a cui stiamo assistendo che riteniamo assolutamente scollato dalla realtà economica attuale.