Articolo scritto in esclusiva per Investing.com
- Le materie prime sono nuovamente la classe di asset più forte, con forti rialzi nel 2021
- La forza degli energetici ha di recente dato a DBC una forte spinta
- I rischi di recessione e di resistenza sul grafico garantiscono una visione cauta per tutto il resto dell’anno
La Cina sta ripartendo, la stagione estiva è entrata nel vivo e le notizie dal fronte Russia/Ucraina non sono buone. Tutti questi fattori giocano a favore delle materie prime. Il fondo Invesco DB Commodity Index Tracking Fund (NYSE:DBC) è forse il modo più popolare per operare sulle materie prime in generale. Sebbene nell’ETF abbiano un forte peso le materie prime energetiche, è presente un’esposizione anche verso titoli agricoli e dei metalli.
Un altro anno forte per le materie prime
Dall’inizio dell’anno DBC è in salita del 45% mentre azioni e bond, in base a SPY e AGG, sono in calo rispettivamente del 13% e del 10%. Le materie prime stanno schiacciando gli investimenti più tradizionali quest’anno.
Nel 2021, le materie prime sono state la classe di asset con la migliore performance, secondo Bank of America Global Research.
Materie prime, azioni e bond dall’inizio dell’anno
Fonte: Stockcharts.com
Il ritorno annuale delle classi di asset: Le materie prime tornano a crescere nel 2021 e nel 2022
Fonte: BofA Global Research
Slancio impressionante
Il fondo DBC gode di un’ottima liquidità ma ha una percentuale di spesa dello 0,85% secondo Invesco. NY Harbor ULSD, benzina, greggio Brent e greggio WTI insieme fanno più di metà del fondo del portafoglio.
Non ci sorprende che l’ETF abbia toccato un nuovo massimo di 11 anni questa settimana e che i prezzi di petrolio e benzina continuino a salire. Se lo slancio continua, sarà solo questione di tempo prima che il fondo DBC tocchi i massimi dal boom delle materie prime del 2007-08.
DBC dal 2007: Supporto a 26 dollari dal punto di Breakdown del 2014
Fonte: Stockcharts.com
Previsto un calo del fondo DBC
Credo che le materie prime ad un certo punto comincino a fermarsi, nonostante tutti i venti a favore descritti in precedenza. Venerdì sarà rilasciato il report IPC e probabilmente supporterà la visione secondo cui l’inflazione avrebbe toccato il picco.
Inoltre, i timori per la crescita economica in calo in tutto il mondo potrebbero iniziare a pesare seriamente.
Ammetto che i recenti massimi di chiusura pluriennali non sono niente su cui scherzare, tutti gli analisti tecnici devono riconoscerlo. Ma la storia dimostra che le materie prime spesso soccombono ai rischi di recessione quando questi si presentano.
Come operare con DBC
Su DBC, credo che quest’anno possa verificarsi un calo ai livelli di breakdown del 2014. Si tratterebbe di un calo del 15-20% su DBC al range tra 24 e 26 dollari. Al rialzo, se DBC supererà il massimo del 2011 a 32 dollari, allora il massimo storico superiore ai 40 dollari potrebbe riproporsi negli anni a venire.
Capire i prezzi delle materie prime
I trader devono anche considerare che il mercato azionario è un meccanismo molto orientato al futuro, mentre le materie prime vengono scambiate con contratti mensili. Ciò significa che questi mercati sono molto più orientati al breve termine.
Basta dare un’occhiata alle curve a termine di materie prime chiave come il WTI, la benzina RBOB e il gas naturale. Sono tutte fortemente retrodatate. Si parla di backwardation quando il contratto del mese immediato viene scambiato con un premio significativo rispetto ai mesi futuri.
Ci troviamo davanti ad un segnale rialzista per il breve termine, ma potrebbe implicare che i prezzi a sei mesi o un anno da oggi potrebbero essere significativamente più bassi.
Morale della favola
Lo slancio è chiaramente dalla parte dei tori delle materie prime in questo momento. Sfrutterei qualsiasi forza aggiuntiva per tagliare i profitti. Osservate il livello di 32 dollari come resistenza al rialzo e 26 dollari come supporto al ribasso.