Un saluto a tutti e ben tornati in questa rubrica dedicata alle mie analisi dei titoli azionari. Al centro dell’analisi odierna c’è un titolo quotato a Piazza Affari operante nel settore della difesa: Leonardo Spa. Prima di entrare nel vivo dell’analisi come al solito vi ricordo che qualora aveste delle domande o semplicemente un’opinione da esprimere potete usare la sezione sottostante dei commenti, in cui possiamo interagire più attivamente. Potete anche sfruttare quello spazio per richiedere un’analisi su un titolo di vostro interesse qualora vi apprezziate il mio approccio all’analisi dei titoli (per non perdervi le mie analisi cliccando il pulsante “segui” riceverete una notifica nel momento di pubblicazione di un mio nuovo articolo).
La società, ex Finmeccanica (BIT:LDOF) SpA (così denominata dal 1948 al 2016), è attiva nel settore della difesa, della sicurezza e dell’aerospazio. Si tratta della dodicesima impresa mondiale legata alla difesa, se si guarda invece l’Europa è al primo posto. Il business si fonda prevalentemente come detto sulle entrate legate al comparto difensivo, le quali ricoprono oltre la metà delle entrate totali. I principali comparti che caratterizzano l’azienda sono: aereonautica, elicotteri, elettronica per la difesa, sicurezza e spazio. Dal punto di vista dell’azionariato su Leonardo i principali azionisti sono in ordine decrescente: investitori istituzionali, il ministero dell’economia e delle finanze, investitori individuali. Dal punto di vista delle principali aree geografiche per il business aziendale troviamo chiaramente l’Italia, assieme a Regno Unito, Stati Uniti, Polonia ed Israele, dimostrandosi un’azienda diversificata a livello geografico sia in territorio europeo che extraeuropeo.
Dal punto di vista borsistico invece cos’è possibile dire dell’azienda?
Chi segue le quotazioni del titolo in maniera più attenta avrà certamente notato la correzione veloce che ha avuto luogo nelle passate sedute spingendo i prezzi nuovamente a ridosso dell’area supportiva e psicologica dei 10,00 euro per azione (10,01 euro nel momento di scrittura dell’articolo); dai massimi relativi del 18 maggio infatti il ribasso è stato del -12%, ma i prezzi troveranno sostegno ai livelli attuali oppure romperanno al ribasso? Da un punto di vista tecnico sul titolo siamo giunti alla resa dei conti, e il motivo è presto chiarito da un grafico su base giornaliera:
Il pattern disegnato dai prezzi a partire da inizio 2023 è chiaramente una figura di testa e spalle, di declinazione ribassista, molto simile a quella precedentemente disegnata nello stesso periodo ma dello scorso anno; in entrambi i casi abbiamo dei comportamenti comuni come:
- la figura di analisi tecnica di testa e spalle;
- la soglia dei 10,00 euro che nel caso del 2022 ha ben fermato la salita dei prezzi, nel caso attuale sta svolgendo il ruolo opposto;
- una divergenza ribassista piuttosto evidente sull’oscillatore Rsi;
- la coerenza tra periodo dell’anno in cui si viene a verificare la medesima situazione (tra gennaio e giugno circa).
Le somiglianze sono piuttosto significative, sia dal punto di vista grafico che dal punto di vista temporale, quindi è fondamentale osservare l’evoluzione della configurazione tecnica del titolo. Osservando il titolo con una prospettiva di più ampio respiro è comunque da affermare che il trend è rialzista da fine 2020, i massimi e i minimi sono in sequenza crescenti, quindi potrebbe scaturire (da un eventuale rottura della “linea del collo o neck-line” in area 10,00 euro) una correzione importante in modo analogo al 2022, toccando e confermando la linea di tendenza rialzista che passa appena sopra gli 8,00 euro per azione, non molto distante da un importante livello statico (in area 8,40). Da questa correzione sarà possibile effettuare dei posizionamenti al rialzo non banali, anche per il medio-lungo periodo.
Allargando il time-frame, e muovendoci su un grafico mensile troviamo delle conferme a quanto già detto: l’area dei 12 euro si è fatta sentire, e con decisione i prezzi sono stati respinti (da notare la candela nel circoletto giallo, che esprime una forte pressione al ribasso, seguita da una candela di conferma) e nonostante l’impostazione rialzista potremmo incorrere in una correzione corposa per riportare i prezzi su dei livelli molto solidi ed importanti, in area 8,40 euro. Anche sul grafico mensile appare una leggera divergenza sull’oscillatore Rsi, ad indicare una diminuzione della forza relativa dei prezzi, almeno momentanea.
Chiudiamo l’analisi con un ultimo dato, che in genere aiuta a leggere la validità delle informazioni fornite dall’analisi tecnica, ovvero l’andamento stagionale.
Per questo titolo ho preso in considerazione un arco temporale molto ampio, ben vent’anni di storia (dal 2003 ad oggi). Quello che emerge dall’’andamento stagionale per i vari mesi vediamo in primo luogo che l’andamento negativo del mese di maggio è coerente con la stagionalità (infatti Leonardo ha chiuso il mese di Maggio 2023 con una performance negativa del -7,17%) e in secondo luogo questo andamento negativo prosegue mediamente per l’intero periodo estivo per poi proseguire tra ottobre e novembre, rafforzando quella che è la possibilità di rottura al ribasso del livello dei 10,00 euro per azione. Nel 2022 il calo in termini percentuali tra giugno e novembre è stato del -24%, mentre nel 2021 del -16%.
I possibili metodi operativi possono essere dunque due: vendere il titolo cercando di cavalcare la possibile discesa delle quotazioni, oppure attendere il passare del periodo negativo per posizionarsi al rialzo sul titolo.
Vi ringrazio per l’attenzione e vi do appuntamento ad una nuova analisi. Buon trading!
Disclaimer: il presente articolo non ha alcuna finalità di consulenza finanziaria e non rappresenta un consiglio su come investire o disinvestire i propri soldi. La consapevole valutazione dell'investitore non può essere in alcun modo sostituita, alla luce del personale profilo di rischio e della possibilità di perdere il proprio denaro.