Si è chiuso un meeting della BCE molto interessante, in cui la Lagarde ha più volte ribadito che non bisogna esagerare con i recenti guadagni dell'euro.
Risponde così alle dichiarazioni del suo capo economista, Philip Lane, il quale lo scorso primo settembre aveva mostrato qualche preoccupazione nel vedere il cambio EUR/USD a 1.20.
Un fattore, disse, di cui terremo conto nella nostra politica monetaria.
La BCE sta monitorando l'andamento della nostra moneta nei confronti di quella americana, ha dichiarato la Lagarde, ma non abbiamo un target di prezzo prefissato.
Un apprezzamento dell'euro negli ultimi mesi che ha spinto al ribasso l'inflazione UE, che resterà negativa fino alla fine del 2020, per poi riprendersi ad inizio 2021, secondo le nuove proiezioni.
L'euro ha strappato al rialzo fino a 1.19 contro il dollaro USA, con le prime parole della presidente e così, da un punto di vista grafico, si porta all'attacco della resistenza a 1.1932, in cui contesto di debolezza generalizzata del dollaro USA.
La moneta americana è in difficoltà contro il franco svizzero USD/CHF e le commodity currencies AUD/USD, NZD/USD e USD/CAD.
Resta laterale contro lo yen USDJPY ed al rialzo solo nel cambio GBPUSD, dove ha un peso maggiore la debolezza della sterlina, con la possiblità di una "hard" Brexit con le ultime uscite del primo ministro Boris Johnson.
Nel video in basso l'analisi completa con i grafici.
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