Come già accennato in precedenza, la rottura di 37.0 euro (in chiusura) avrebbe facilitato ulteriori affondi fino in area 33.0 euro.
E’ necessario che il titolo bancario non prosegua la discesa fino in area 30.40 euro, livello da monitorare con attenzione poichè la sua rottura (in particolar modo in chiusura) potrebbe agevolare ulteriori affondi fino ai primi obiettivi posizionati a 29.33 e 28.19 euro.
Concrete indicazioni di forza verrebbero invece inviate in caso di successo oltre i 40.0 euro (in particolar modo in chiusura), circostanza che introdurrebbe un’estensione verso area 42.50 euro (2° target 45.0 euro).
Il Presidente di Banca IFIS sostiene di aver continuato anche nel 2017 il percorso di sviluppo nei settori di presenza: il credito alle imprese specializzato, elemento sempre più centrale per la crescita del Paese e per la vitalità del tessuto economico italiano; la gestione sostenibile del credito deteriorato; la raccolta di risparmio. Il gruppo ha inoltre avviato importanti progetti che impegneranno l’istituto nei trimestri a venire: controllo della redditività corretta per il rischio, della liquidità e del capitale assorbito. Il gruppo inoltre ha annunciato, anche per quest’esercizio, un dividendo in crescita: un segnale di solidità e di riconoscenza agli Azionisti.
Indicatori tecnici (sett.):
RSI(14) Vendere
STOCH (9,6) Vendere
STOCHRSI (14) Ipervenduto
MACD(12,26) Vendere
ATR(14) meno volatilità
CCI(14) Vendere
ADX(14) Vendere
ROC Vendere
UO Vendere
Williams R: ipervenduto.
Medie mobili esponenziali:
il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è inferiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più ribassista possibile.
Beta: 1.23
Ratio Prezzo/Utile: 2.28
Eps: 14.44
Range 52 settimane: 29.34 – 49.67 euro.