Le principali banche e società di investimento avevano pronosticato che il 2023 sarebbe stato l'anno della recessione globale, causando un pessimismo generalizzato che si era diffuso nei mercati globali.
Però, a distanza di alcuni mesi, i mercati stanno mostrando una situazione diversa: i principali listini europei si sono avvicinati ai massimi del 2021 e negli Stati Uniti, sebbene non al medesimo livello, si è registrato un aumento del 14% rispetto ai minimi di ottobre.
Ciò significa è che il peggio sembra essere passato?
Diverse fonti, tra cui l'inversione della curva dei rendimenti, il Leading Economic Indicator e il sondaggio NFIB Small Business, sembravano volerci dire che l'ondata stava arrivando e anche la disoccupazione, che rimane un fattore chiave, dato che le recessioni si verificano spesso in concomitanza con l'aumento del tasso di inoccupati sembrava volesse aumentare .
Nelle ultime settimane però, le prospettive di crescita economica sono state riviste al rialzo, come dimostra la previsione della Fed di Atlanta che prevede che il PIL degli Stati Uniti nel primo trimestre del 2023 sarà pari al 2,8%, un aumento significativo rispetto all'inizio dell'anno.
Gli investitori hanno quindi iniziato a prevedere uno scenario in cui il rallentamento economico è scongiurato.
Questo terzo scenario, denominato "No landing", prevede un'economia forte, un mercato del lavoro resiliente e un'inflazione che non scompare. Tuttavia, ciò implica anche un'inflazione in ripresa e tassi più alti che potrebbero mettere in difficoltà le azioni e il mercato del credito.
Non si può sapere con certezza se gli Stati Uniti esperimenteranno una vera e propria recessione o una "recessione a rotazione" in cui settori differenti rallentano in fasi differenti però in media, l'S&P 500 ha registrato una perdita del 4% nell'anno precedente ad ogni recessione, mentre nei primi sei mesi successivi all'inizio di una recessione si è registrato una perdita media del 5%.
Ad un anno dopo l'inizio, l'S&P 500 è solo leggermente in calo (-0,9%).
Tuttavia, nonostante le prospettive di una possibile recessione siano state ampiamente discusse, i recenti dati economici suggeriscono che il peggio potrebbe essere già passato.
Ad esempio, negli Stati Uniti il tasso di disoccupazione è al suo livello più basso dal 1969, e le prospettive di crescita economica sono state riviste al rialzo. La Fed di Atlanta, ad esempio, prevede che il PIL degli Stati Uniti sarà pari al 2,8% nel primo trimestre del 2023, in forte aumento rispetto all'inizio dell'anno.
Inoltre, i mercati finanziari mondiali hanno registrato un aumento significativo nelle ultime settimane. I principali listini europei sono tornati vicini ai massimi del 2021, mentre negli Stati Uniti l'indice S&P 500 ha registrato un rialzo del 14% dai minimi di ottobre.
In generale la ripresa economica è stata sostenuta da diversi fattori. In primo luogo, molte banche centrali hanno adottato politiche monetarie espansive per stimolare la crescita economica e ridurre l'inflazione. Queste politiche hanno incluso l'abbassamento dei tassi di interesse e l'aumento della liquidità nel sistema finanziario. Inoltre, molti governi hanno adottato politiche fiscali espansive, aumentando la spesa pubblica per sostenere la domanda interna.
Inoltre, l'offerta di materie prime e beni intermedi è stata migliorata, grazie all'aumento della produzione e alla riduzione dei costi di trasporto. Ciò ha permesso di ridurre i prezzi dei beni e delle materie prime, contribuendo a ridurre l'inflazione.
L'aumento dei prezzi delle materie prime ha incoraggiato gli investimenti in nuovi progetti di estrazione e di produzione. Ciò ha aumentato l'offerta di materie prime e ridotto i prezzi, contribuendo a ridurre l'inflazione.
Anche la ripresa economica è stata sostenuta dalla crescita della domanda globale. Molti Paesi, soprattutto quelli emergenti, hanno sperimentato una forte crescita economica, aumentando la domanda di beni e servizi. Ciò ha permesso alle aziende di espandersi e di aumentare la produzione, contribuendo a ridurre l'inflazione.
Molti Paesi hanno assistito a un aumento dell'occupazione, in particolare nei settori manifatturiero e dei servizi. Ciò ha permesso alle famiglie di aumentare il reddito disponibile, sostenendo la domanda interna.
L'effetto combinato di questi fattori ha permesso di scongiurare la grande recessione che molti esperti avevano previsto per il 2023. Invece, l'economia globale ha continuato a crescere, anche se a ritmi leggermente inferiori rispetto agli anni precedenti. Tuttavia, ci sono ancora alcune sfide da affrontare.
In primo luogo, l'inflazione rimane un problema. Nonostante i miglioramenti degli ultimi mesi, l'inflazione rimane su livelli elevati in molti Paesi, soprattutto in quelli emergenti. Ciò potrebbe rallentare la crescita economica e compromettere la stabilità finanziaria.
In secondo luogo, la pandemia di COVID-19 continua a rappresentare una minaccia per l'economia globale. Nonostante la diffusione dei vaccini, la pandemia continua a causare interruzioni nella