L’eco degli avvertimenti estivi secondo cui l’economia statunitense era sull’orlo della recessione continua a svanire in vista dell’imminente rapporto del PIL del terzo trimestre.
L’ultima serie di dati continua a evidenziare previsioni incoraggianti per il rapporto iniziale del governo sul terzo trimestre, la cui pubblicazione è prevista per il 30 ottobre.
Manca ancora un mese alla pubblicazione della stima ufficiale, il che significa che a ottobre potrebbero accadere molte cose che potrebbero far deragliare le prospettive ottimistiche.
Tuttavia, secondo le attuali previsioni del PIL, le probabilità sono ancora favorevoli all’aumento della produzione a un ritmo moderato.
Secondo il nowcast mediano rivisto di oggi, basato su diverse stime compilate da CapitalSpectator.com, il PIL dovrebbe aumentare a un tasso reale annualizzato del 2,6% nel terzo trimestre.
Si tratta di una percentuale leggermente inferiore al forte aumento del 3,0% del secondo trimestre, ma un progresso del 2% medio, se corretto, rende nullo il rischio di recessione per il terzo trimestre.
La previsione odierna del 2,6% è invariata rispetto a quella dell’aggiornamento precedente del 20 settembre. Gli aggiornamenti mediani della previsione nell’ultimo mese sono stati relativamente stabili nell’intervallo tra il 2 e la metà del 2%, un segnale incoraggiante per prevedere una crescita continua nel terzo trimestre.
A fine agosto, ad esempio, avevamo scritto:
“Se una recessione negli Stati Uniti è iniziata o è imminente, la minaccia non si è ancora manifestata nell’ultima serie di previsioni sul PIL del terzo trimestre”.
I previsori della recessione, tuttavia, restano convinti che l’economia sia destinata a contrarsi. L’unica differenza rispetto agli avvertimenti estivi è che la data di inizio prevista, ancora una volta, è stata anticipata.
“Il tempo scorre e siamo nel territorio del cigno nero”, avverte Mark Spitznagel, chief investment officer e fondatore di Universa. “Il tempo inizia davvero quando la curva [dei rendimenti] del Tesoro si disinverte, e ora ci siamo”.
Secondo BCA Research, una recessione negli Stati Uniti rimane il “risultato più probabile”.
Forse il quarto trimestre darà finalmente ragione ai pessimisti. Nel frattempo, gli aggiornamenti regolari del nowcasting su queste pagine indicano con forza che una recessione definita dall’NBER non è iniziata nel 3° trimestre.
L’economia è in ripresa dopo un periodo di debolezza?
Le prime stime per ottobre, contenute nell’aggiornamento di questa settimana del Rapporto sul rischio del ciclo economico degli Stati Uniti, raccontano una storia simile. Le stime previsionali per un paio di indicatori proprietari del ciclo economico suggeriscono che l’attività economica si sta riprendendo dopo la recente fase di debolezza.
L’attuale aggiornamento dell’indice economico settimanale della Fed di Dallas si allinea a questa visione: questo indice di riferimento multifattoriale è salito ai massimi di due anni nella settimana fino al 21 settembre.
Scommettere sull’imminenza di una nuova recessione, insomma, è ancora molto probabile, sulla base di un’ampia gamma di indicatori.
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