Market Movers
LA CRISI DELLE VALUTE EMERGENTI
AVANTI VERSO IL TAPERING
E’ ormai evidente che la sola prospettiva di un tapering da parte della Federal Reservesta destabilizzando tutti gli equilibri monetari con le valute emergenti messe sotto un’enorme pressione a causa di ampi flussi in uscita ovviamente guidati dai fondi di investimento che temono di dover “restituire “ ciò chela Fed aveva prestato fino ad oggi, ovvero la liquidità a costo zero. Ovviamente i mercati guardano con preoccupazione ai dati positivi che arrivano dall’America (in quanto favorevoli al tapering), ma questa settimana entrante si presenta piuttosto avara con le sole vendite al dettaglio di novembre previste per il 12 dicembre ed i prezzi alla produzione del 13 dicembre a scaldare i mercati.
DRAGHI DELUDE
Europa sempre più nella morsa della bassa inflazione combinata ad una bassissima crescita conla BCE che di fatto chiude l’anno senza offrire ai mercati una prospettiva di maggioreespansione monetarie nel breve periodo. Quello che è peggio è l’allargamento del divario tra Germania e resto d’Europa con Francia ed Italia che hanno mostrato la settimana scorsa dati di Pmi servizi in contrazione a fronte di dati tedeschi ai massimi degli ultimi 2 anni. Proprio il 9 dicembre conosceremo la produzione industriale tedesca , mentre il 10 sarà la volta di quella italiana, francese ed inglese.
IL DESTINO DELLA CINA
Tutti gli analisti guardano comunque all’andamento dell’economia cinese, l’unico vero bastone di appoggio di una congiuntura mondiale zoppicante. Sarà interessante soprattutto il dato sull’inflazione cinese del 9 dicembre in quanto da questo dipenderanno le politiche monetarie di Pechino; il giorno successivo attenzione a produzione industriale e vendite al dettaglio.
Rimanendo nel mondo emergente e considerando quanto sono sotto pressione certe valute, attenzione ai dati di produzione industriale e Pil della Turchia (rispettivamente il 9 e 10 dicembre), la produzione industriale, l’inflazione e le vendite al dettaglio del Sud Africa (il 10 e 11 dicembre), l’inflazione e la produzione industriale dell’India (il 12 dicembre), le vendite al dettaglio del Brasile (il 12 dicembre).
Proprio riguardo al rapporto di cambio EurTry ci troviamo di fronte ad un estremo dal punto di vista tecnico. Come si vede la parte alta del canale rialzista è sotto pressione e l’indicatore Roc a 30 settimane è prossimo al 20%; in passato questo scenario ha anticipato quanto meno una correzione al ribasso.