La curva dei rendimenti si inverte: recessione assicurata entro 18 mesi!
Ogni volta, quando succede qualcosa a livello economico-monetario, partono subito le previsioni. La gara solitamente la vince chi si dimostra più sicuro di ciò che sta dicendo. In grigio le zone relative ai periodi recessivi, in blu la differenza tra i rendimenti dei Stati Uniti 10 anni meno il rendimento di quelli a 2 anni. Quando la differenza scende in negativo, solitamente poi avviene una recessione.
La cosa, che statisticamente parlando ha un fondo di verità, trova però l’errore clamoroso nel ragionamento subito seguente, ovvero: se i mercati vanno in recessione, il mercato scende (e viceversa).
Questo perché si lega (erroneamente) l’andamento del mercato azionario con la crescita del PIL. In verità, studi dimostrano che la correlazione davvero forte non è tra mercato e crescita PIL, ma tra mercato e crescita dei dividendi (lo sapevate?).
Eh si ma in recessione il mercato scende perché l’economia cala, non è così, almeno non sempre e non con una frequenza tale da poter affermare che si tratta di una “legge matematica” (fermo restando che negli investimenti NIENTE è certo).
Nell’immagine sopra, sono riportati nella prima colonna, tutti i principali periodi recessivi dell'indice S&P 500. Ora, la colonna numero 3 (“during the recession”) presenta valori alterni (in 12 recessioni storiche i mercati sono calati solo metà delle volte).
Perciò invece di concentrarmi su quello che accade durante la recessione in 6 mesi (cercando appunto di fare Market timing), mi preoccuperei di altre due cose molto interessanti, ovvero:
- A distanza di un anno i mercati sono positivi 11 volte su 12
- A distanza di 3 e più anni, i mercati sono SEMPRE positivi
Vi suona strano? Allora come sempre, provate a pensare a come vanno i mercati storicamente, e vi accorgerete che tutto torna perfettamente.
Il momento attuale
Da inizio anno, il 2022 si conferma il quarto peggior periodo di sempre lato performance. Nei primi 3 periodi tuttavia, il mercato alla fine ha sempre chiuso l’anno positivo. Ora, come detto nessuno può essere sicuro che anche questa volta andrà così, ma una cosa la possiamo forse affermare, mettendo insieme la tabella sotto e quella sopra: comprando oggi, con gli investitori impauriti, i mercati in rosso, e tutti i problemi di questo mondo, è probabile che a 3 e 5 anni i nostri risultati saranno positivi.
Comprare in momenti di forte sconto, e mantenere per il giusto orizzonte temporale, diversificando.
Come diceva il mio professore di Economia, “non è scienza missilistica”, e soprattutto aggiungo io, è semplice buon senso.
Alla prossima!
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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico"