Saras: analisi tecnica

Pubblicato 02.08.2017, 15:53
Aggiornato 09.07.2023, 12:32


Il superamento delle resistenze strategiche a 2.15 e 2.17 euro avevano permesso al titolo di spingersi fino in area 2.30 euro.

I corsi erano pronti ad abbattere questo ultimo ostacolo per poi proseguire verso la successiva resistenza chiave a 2.36 euro ma la relazione finanziaria semestrale, resa nota lo scorso 28 luglio, ha fatto precipitare il titolo fino agli attuali 1.868 euro, lasciando così sul terreno di Piazza Affari circa 15 punti percentuali.

Al momento si consiglia di monitorare il supporto a 1.85 euro la cui rottura, in particolar modo in chiusura di seduta, potrebbe spingere i corsi fino al supporto chiave di medio termine a quota 1.80 euro (sotto tale livello in chiusura, spazio a forti affondi anche fino in area 1.655 euro).

Oltre quota 2.17 invece, ci saranno buone possibilità di riprendere il rally con un primo target in area 2.30 euro (oltre tale ostacolo potremo sperare in un allungo verso 2.48,forte resistenza, e 2.53 euro). Il titolo in 6 mesi ha guadagnato il 30%, il 48% in 12 mesi, il 111% in 3 anni ed il 104% in 5 (dal 2006 ad oggi -63%).

La Posizione Finanziaria Netta è pari a -28 milioni di Euro al 30 giugno 2017, prevista tornare positiva entro fine anno grazie alla robusta generazione di cassa. I risultati ottenuti nel secondo trimestre del 2017 sono ritenuti soddisfacenti dal Gruppo anche in un contesto di mercato più sfidante per le raffinerie ad alta conversione come quella del Gruppo Saras, a causa della minore disponibilità di grezzi pesanti. La generazione di cassa realizzata nella prima parte dell’anno ha permesso di far fronte a rilevanti impegni finanziari, in particolare il rimborso della tranche finale nei confronti dell’Iran nonché il pagamento del dividendo, mentre nella seconda parte dell’anno sarà dedicata a rafforzare ulteriormente la solidità patrimoniale. In tempi brevissimi l’Azienda ha saputo mobilitarsi per studiare e mettere in pratica progetti che saranno fondamentali per mantenersi competitivi e garantire la sostenibilità nel prossimo decennio che si presenta ricco di opportunità, ma anche di sfide importanti.

Indicatori tecnici (sett.):

RSI(14)Neutrale

STOCH (9,6)Vendere

STOCHRSI (14)Ipervenduto

MACD(12,26)Comprare

ATR(14)Più volatilità

CCI(14)Vendere

ADX(14)Vendere

ROCVendere

UOVendere

Williams R: Ipervenduto.

Medie mobili esponenziali:
il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è superiore a Ema50; entrambe sono superiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria non è in atto l’orientamento più ribassista possibile.

Punti di Pivot (gg):
S3S2S1Punti di PivotR1R2R3Classico1,848-1,874-1,890-1,916-1,932-1,958-1,974

Fibonacci1,8741,8901,9001,9161,9321,9421,958

Bull/Bear Power(13)-0,3490Vendere

Dividendi:Anno rif. bil.Valore20160,100 euro20150,17020140,0002013/20120,000

Rating e target price:NomeDataRatingTarget Price

Credit S.01/08/2017Neutral confermato2.05 da 2.30 euro

Equita sim11/07/2017Buy2.53

Barclays04/07/2017Equalweight2.20

Macquarie28/06/2017Outperform2.50

Mediobanca20/06/2017Neutral1.90

Evoluzione prevedibile della Gestione
Nella seconda parte dell’anno, l’offerta globale di grezzo è prevista permanere robusta grazie alla ripresa dell’attività estrattiva negli USA, nel Mar Caspio nord-orientale (giacimento del Kashagan), oltre che agli incrementi delle esportazioni dalla Libia e dalla Nigeria, che controbilanciano i tagli produttivi implementati dall’OPEC.

Questo consente di prevedere prezzi stabili, pur in presenza di una certa pressione sia sui premi dei grezzi leggeri che sugli sconti di taluni grezzi pesanti. Le maggiori produzioni dei paesi sopra menzionati fanno infatti prevalentemente riferimento a grezzi leggeri a basso zolfo (light sweet), mentre i tagli OPEC interessano quelli pesanti ad alto tenore di zolfo (heavy sour).

Per quanto concerne poi i principali prodotti raffinati, lo scenario di mercato petrolifero atteso dagli esperti è caratterizzato dal permanere di crack spreads robusti. Va segnalata la forza del crack spread dell’olio combustibile (che ha toccato i valori massimi degli ultimi 4 anni), legata a fattori strutturali quantomeno nel breve termine, che ne limitano la produzione, quali l’introduzione dei dazi sulle esportazioni di questo prodotto in Russia e l’utilizzo di un mix di grezzi globale più leggero a seguito dei tagli OPEC.

Tale contesto di mercato risulta favorevole per l’industria della raffinazione in generale e particolarmente premiante per le raffinerie più semplici, come quella modellizzata per il calcolo del margine di riferimento EMC Benchmark, che presentano alte rese di oli combustibili, riducendo le opportunità di generare un premio rispetto al margine di riferimento per le raffinerie più complesse. In particolare, il rafforzamento dell’olio combustibile ha condotto, nel primo semestre un innalzamento del margine di riferimento di 1$/bl rispetto alle ipotesi contenute nel Piano Industriale 2017 – 2020. L’EMC Benchmark ha infatti fatto segnare una media di 3,5 $/bl, rispetto ad una previsione per l’anno di 2,0 ÷ 2,5 $/bl.

Per l’esercizio in corso, il Gruppo aveva previsto di generare un premio rispetto al margine EMC Benchmark pari a 3,5 $/bl. Come già evidenziato, nel primo semestre, la straordinaria forza del crack spread dell’olio combustibile ha portato il margine EMC ben al di sopra di quanto ipotizzato nel Piano Industriale 2017 – 2020, a scapito del premio Saras, mentre la marginalità complessiva è risultata in linea con le previsioni di piano.

Assumendo il persistere di tale scenario per il prosieguo dell’anno, il Gruppo ritiene di poter realizzare, nel secondo semestre, un premio del margine di raffinazione Saras rispetto al margine EMC Benchmark in miglioramento rispetto a quello registrato nella prima parte dell’anno, anche considerando che nella seconda metà dell’esercizio in corso la raffineria e l’impianto IGCC del Gruppo Saras lavoreranno a piena capacità, dato che le principali manutenzioni sono state portate a termine – come previsto – nel primo semestre.

Infine, la Posizione Finanziaria Netta a fine anno è attesa riportarsi positiva, in quanto i flussi di cassa derivanti dalla gestione operativa saranno eccedenti rispetto alle variazioni di capitale circolante ed agli investimenti del periodo.

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