Ieri, come successo spesso nelle ultime settimane, la propensione al rischio si è improvvisamente arrestata e abbiamo assistito a un recupero del Dollaro USA. Ciononostante, guardando grafici e quant'altro, quel che possiamo ribadire è che seppur lentamente si continua a salire. I recenti aggiornamenti sui vaccini COVID-19 hanno incoraggiato il risk-on, ma permangono elementi d'incertezza come ad esempio le tensioni tra Stati Uniti e Cina su una miriade di questioni (accordo commerciale, Huawei, Hong Kong, interessi nel Mar Cinese Meridionale) piuttosto che le infezioni da COVID in costante aumento (principalmente negli Stati Uniti).
Non solo, ad aggiungere pepe sta arrivando il vertice UE per discutere del Recovery Fund, che almeno a breve termine potrebbe cambiare le carte in tavola. Se i leader dell'UE riuscissero a trovare un accordo (anche se il Premier Olandese ha dichiarato proprio stamattina che le probabilità sono inferiori al 50%), ci sarebbe probabilmente un restringimento degli spread sui rendimenti, quindi prospettive favorevoli per l'euro e per l'azionario europeo. In vista del vertice stiamo osservando movimenti di consolidamento e fino a lunedì mattina probabilmente non riusciremo a capire quale sarà la reazione dei mercati.
Per quanto riguarda la sessione odierna, attenzione al misuratore di fiducia degli Stati Uniti, il Michigan Sentiment, che inizierà a darci un'idea di quella che è la situazione (soprattutto in termini di infezioni COVID) per il mese di luglio.
Nel frattempo abbiamo avuto i dati finali sull'inflazione Eurozona di Giugno: le attese sono state rispettate. Tornando ai dati USA, il preliminare Michigan Sentiment relativo al mese di luglio verrà rilasciato alle ore 16 e prevede un leggero miglioramento del sentiment a 79,0 (78,1 a giugno). Oltre a questo dato verranno pubblicati anche quelli relativi all'edilizia residenziale, ma avranno sicuramente un impatto minore.