A maggio con molta probabilità (il 69.7% per essere precisi) la Fed effettuerà un ulteriore rialzo da 25 punti base portando il livello dei tassi al 5-5.25%.
Sarà l’ultimo? Dipenderà dall’evoluzione dell’inflazione, anche se fino ad ora i miei calcoli con l’effetto base sono stati sempre confermati (ricordo il -1.2% di aprile che ha portato il valore IPC annuale al 5%).
Ora, il mese prossimo dovremmo avere un effetto base relativamente piccolo (nell’ordine dello 0.3%, seguito però da due livelli importanti a giugno e luglio (1 e 1.3%, tutti valori da sottrarre all’IPC annuale di allora).
Se a questo aggiungiamo una possibile recessione soft annunciata peraltro dalla stessa Fed, quello che possiamo aspettarci (e che i mercati stanno già prezzando) è lo scenario seguente:
- Rendimenti bond in calo
- Future Oro, Future Argento in rialzo
- Bitcoin in rialzo
- Azionario in rialzo
Ricordatevi infatti che se tornassimo ad avere obbligazioni che rendono meno, anche l’azionario torna ad avere rilevanza, soprattutto se in questo momento (vedi sotto) c’è ancora molto pessimismo e gran parte degli hedge funds sono corti.
Se però l'oro lo gestisco dentro un permanent portfolio (avendo ribilanciato e comprato a marzo sono a posto per i prossimi 6 mesi) e sull'argento sono entrato in chiave tattica e potrei chiudere a breve, ecco che l'azionario presenta diversi spunti utili...
Perciò come poter interpretare a livello di posizionamento tattico i prossimi mesi? Fermo restando che la parte strategica di portafoglio dovrebbe rimanere invariata, ecco qualche spunto in tal senso:
Nella prima foto sopra, ho inserito sia le valutazioni attuali (pallino grigio) sia la media storica delle rispettive zone geografiche di asset class azionaria. Al momento, se l’azionario globale risulta perfettamente in media storica per valutazioni, notiamo come l’America risulti leggermente sopravvalutata (S&P 500) mentre europa ed Asia siano quelle più sottovalutate.
Questo lo vediamo anche al contrario sui premi per il rischio, che vediamo nel grafico sotto, che conferma quanto visto lato valutazioni:
In termini di crescita degli utili poi, vediamo come sia le Small Cap sia il comparto Growth presentino le stime più elevate.
Riassumendo il tutto, quello che mi aspetterei di vedere è un riallineamento dell’America all’Europa (quindi una ripresa più sul breve termine) per poi lasciare spazio alle valutazioni a sconto dove gli investitori potrebbero riposizionarsi verso la fine dell’anno.
Se infatti l’Europa ha praticamente (riguardare miei video settimanali del lunedì “mercati e strategie”) recuperato il Bear Market del 2022, l’America ancora manca all’appello, e potrà contare su un ammorbidimento in anticipo rispetto alla BCE per esempio.
In tutto questo senza dimenticare la Cina, che in un portafoglio (almeno nel mio) riveste più una composizione strategica di lungo termine dato dal potenziale di crescita rilevante.
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Alla prossima!
"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore"