Ci sono ogni giorno investitori che a seconda di dove vanno i prezzi, costruiscono la propria narrativa di breve termine. Una correzione del 5%, come quella che abbiamo vissuto da inizio agosto fino a due giorni fa, potrebbe essere vista come un ritorno di un “bear market”, oppure come un normale ritracciamento di breve termine. Ognuno infatti costruisce la propria narrativa, cioè la storiella che raccontiamo a noi stessi su come (pensiamo) possano andare i mercati.
Questo ogni giorno, inondati da esperti, giornalisti, commentatori, economisti, trader, che aggiungono ulteriore confusione e ci fanno perdere di vista l’elemento fondamentale: l’incertezza dei mercati.
Considerate una cosa, per ogni investitore o trader che “ci prende” nel breve termine, ce ne sono altri 99 dalla parte sbagliata. E questo è ciclico, l’unico che ha ragione sempre infatti è il mercato. Il mercato è come il banco al casinò, alla fine vince sempre.
Ecco allora che dovremmo concentrarci su due cose importanti attualmente…
LE COSE CHE POSSIAMO CONTROLLARE
Qui sotto, una grafica davvero ben fatta sulle cose che dipendono da noi (quelle in blu) e che dobbiamo seguire ovvero:
- Rischio (inteso come asset allocation, money management, diversificazione)
- Costi (ridurli al minimo perché incidono sulle performance)
- Tempo (aumentarlo al massimo, più resto investito più aumentano le probabilità di ritorni positivi)
- Comportamenti (come gestisco i cali, i momenti di euforia?)
Ciò che invece non possiamo controllare, sono i rendimenti di breve termine del mercato, per definizione incerti. Grandi investitori come Marks e Buffett, dicono sempre che non passano nemmeno 1 minuto della propria vita a prevedere cosa succederà ai tassi, all’inflazione, ai mercati, perché non si può. Di base Buffett si concentra sui business delle singole aziende, mentre Marks si fa un’idea di massima dello scenario generale (buono o no buono per quella tipologia di asset class e poi guarda anche lui le valutazioni).
CAMBIAMO PROSPETTIVA
Siamo sicuri di guardare dalla giusta prospettiva?
Nelle immagine sopra, ho preso i movimenti dell’indice S&P 500 relativamente a poco più di un mese (foto 1), ad un anno (foto 2) e dal minimo del precedente Bear Market di marzo 2009 (foto 3).
Se gli alti e bassi di mercato ogni giorno ci possono portare fuori strada, è anche vero che allargando la nostra prospettiva, si notano molte cose interessanti, come ad esempio il fatto che, tra alti e bassi, i mercati salgono senza sosta da 14 anni.
In tutto questo siamo passati per una pandemia (2020) ed una forte correzione (2022) recenti. Oltre a tutto quanto possiamo metterci nel mezzo.
Quindi sì, possiamo perdere tempo ed energie a cercare di indovinare come andranno i mercati domani, oppure possiamo semplicemente assecondarli, operando dei ribilanciamenti saltuari, definendo obiettivi ed asset allocation, e semplicemente lasciarli lavorare.
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Alla prossima!
"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore"