Nelle ultime settimane l’andamento contrastato dei principali indici azionari europei, alcuni dei quali in stallo sui propri massimi assoluti, ha determinato un forte aumento della volatilità nelle quotazioni del BUND, ma in pratica non è prevalso alcun movimento direzionale.
Anche se dal mese di settembre il mercato rimane decisamente impostato al rialzo grazie alla realizzazione di una serie di massimi e minimi sempre crescenti, le recenti sedute sembrano cedere il passo ad una fase di lateralità e leggera debolezza.
Dal punto di vista operativo, è necessaria molta prudenza attenendosi con precisione ad aspetti puramente tecnici, dato che sia la presenza di trendline dinamiche che il restringimento del trading range potrebbero generare falsi segnali.
Per l’obbligazionario tedesco, infatti, non è escluso un ulteriore strappo rialzista oltre il massimo relativo a 142,32, mentre la violazione confermata della media mobile a 25 daily potrebbe riportare i prezzi verso il supporto di 140,55; una volta testato anche quest’ultimo livello, le quotazioni potrebbero accelerare al ribasso fin sotto quota 138,79.