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Morning adviser, welcome to 2014

Pubblicato 02.01.2014, 10:27
Aggiornato 11.09.2019, 13:55
EUR/USD
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Davide Marone, 2 gennaio 2014

INTRO

Ci siamo dunque lasciati un 2013 ricco di avvenimenti economici alle spalle e ci apprestiamo a vivere l’anno 2014 che, siamo sicuri, ci fornirà ancora tanti temi su cui ragionare ed agire di conseguenza dal punto di vista del nostro trading, tanto più alla luce di tantissime questioni che evidentemente restano aperte dall’anno appena terminato.

Sterlina superstar

Il mercato, nonostante le festività, non si è dimostrato assolutamente avaro di spunti che hanno vista prevalere la logica per la quale ad un mercato sottile corrisponde una potenziale maggiore volatilità, nel momento in cui una minore offerta o domanda relativa sono in grado di spostare maggiormente i prezzi. La sterlina è stata sintesi perfetta di questa dinamica ed è andata a mostrare ancora una volta la sua forza riaffermando il suo primato in termini di forza contro le altre major. Già martedì, infatti, contro il dollaro americano essa aveva chiuso esattamente sui punti di massimo precedenti a 1,6580 e la riapertura ne ha fatti segnare di nuovi fino al preciso approdo ad 1,66, livello che non veniva visitato dal lontano agosto del 2011. Anche contro euro la valuta della regina ha dimostrato grande forza e si appresta a ritestare potenzialmente i minimi di inizio mese a 0,8250. Abbiamo citato non a caso l’euro, in quanto la moneta unica resta tra le major seconda solo proprio alla sterlina in quanto appunto a forza relativa, quel parametro cioè che, secondo vari criteri di calcolo possibili, evidenzia i rapporti di forza/debolezza tra le varie divise e che può risultare utile nell’implementare scelte operative tra di diversi cambi, a parità di scenari tecnici. Abbiamo motivo di credere che la sterlina potrà confermarsi ancora vigorosa e che i pullback, vedi quello sull’ora supporto a 1,6580 per il cable, potranno rappresentare delle buone occasioni di acquisto per ripuntare a nuovi massimi.

La giornata macro

In prima istanza va ricordato che i livelli di liquidità non risultano ancora a pieno regime e che diversi mercati ancora risulteranno non negoziabili. Questo implica di dover sempre avere ancor di più un occhio di riguardo rispetto alle scelte di Money Management in termini di leva utilizzata e di immissione di Stop Loss, Ciò premesso, va osservato che dal punto di vista delle release macro avremo oggi una giornata piuttosto regolare. Questa notte vi è stata la pubblicazione dell’Indice Cinese PMI Manifatturiero in linea con le attese e che comunque non ha avuto un impatto particolarmente significativo sul mercato, mentre nella mattinata assisteremo al rilascio dell’Indice PMI dei Direttori d’Acquisto dell’Eurozona e della Gran Bretagna rispettivamente alle 9.59 e alle 10.28, e nel pomeriggio avremo le richieste dei sussidi di disoccupazione USA alle 14.30 e l’ISM Manifatturiero alle 16. E’ bene dunque, a maggior ragione, restare prudenti a livello operativo in quanto i dati in sé rivestono un importanza piuttosto limitata, ma se rapportata agli attuali livelli di liquidità, può tradursi in tentativi di strappi dei prezzi con conseguenti inficiamenti dei livelli tecnici.

 

QUADRO TECNICO                                                           

EUR/USD: eurodollaro ancora in fase di ritracciamento. Il preciso grafico a 4 ore evidenzia ora dei tentativi di superamento al ribasso dell’area di 1,3750/60 su cui transita anche la precisa media mobile a 21 periodi. Ricordiamo come però i supporti più importanti siano posti a 1,3730, livello dunque che potrebbe essere avvicinato e che poi potrebbe rivelarsi utile per respingimenti del prezzo che troverebbero conferma nella potenziale divergenza regolare rialzista tra prezzo e oscillatore stocastico del grafico a 1 ora per l’eventuale ripresa di 1,3775. Fuoriuscite da questo range contemplano la cruciale area di supporto a 1,37 e naturalmente le zone di massimo a 1,3810/20.

USD/JPY: ancora molto forte dunque il cambio che dopo il doppio massimo a 105,40 che ha poi  condotto a precisi approdi dapprima sulla soglia di 105 e poi sul buon livello tecnico di supporto a 104,80, si è andato poi a riprendersi proprio ripuntando ai massimi. Come sempre in questi casi, il rapporto Rischio/Rendimento diviene molto interessante e contempla la duplice operatività in sell limit sui punti di massimo verso i supporti sopracitati con stop&Reverse sui tentativi di superamenti di quest’ultimo con il solo limite, in questo secondo caso, di trovarsi molto vicini alle resistenze successive a 105,60 e 105,90.

EUR/JPY: perfetta congestione sul cross, il cui 4 ore risulta preciso in termini di indicazione della tendenza e di disegno della media mobile a 21 periodi quale ottimo supporto dinamico. Operatività in limit entry rappresenta quella ottimale sui punti di resistenza a 145,15 e di supporto a 144,40 con la possibilità, anche in questo caso, di girarsi sul lato opposto sui tentativi di rottura rispettivamente verso i massimi di periodo a 145,70 e verso le aree di supporto a 143,50.

GBP/USD: come già detto in introduzione, la sterlina continua a dimostrare grande forza portandosi su nuovi livelli di massimo. Da valutare dei potenziali pullback sui massimi precedenti a 1,6580 per delle potenziali ripartenze verso 1,6620. Se il primo di questi due livelli dovesse cedere potrebbe riaprirsi la strada verso l’1,6550 e più ampiamente 1,6530.

AUD/USD: ancora precisa conferma del canale discesista che insiste sul cambio da oltre due mesi e che vedeva in area 0,8950 dei forti livelli tecnici di resistenza. Su questi punti l’oscillatore stocastico si appresta a segnalare uno swing dall’ipercomprato sul preciso grafico a 4 ore che va valutato sulla zona di supporto a 0,8910. Da qui buono il RR in acquisto per ripresa di 0,8930 e 0.8950. In caso invece di cedimento valutabili delle vendite, aggressive subito per 0,8890 e invece più prudenti proprio da questo livello verso l’area 0,8865/55.

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