🔥 Premium Stock Picks potenziati dall’ IA dI InvestingPro Ora con uno sconto del 50%APPROFITTA DELLO SCONTO

Morning adviser

Pubblicato 16.01.2013, 09:47
EUR/USD
-
GBP/USD
-
USD/JPY
-
AUD/USD
-
EUR/JPY
-
DELL
-
LOG
-
GUID
-

Euro ancora giù

Se solamente l’altroieri intitolavamo il nostro Morning Adviser “Supereuro”, ci ritroviamo dopo appena 48 ore a utilizzare un lessico diverso, tanto per usare un eufemismo.

Dopo aver sfiorato l’1,34 il cambio principe Eurodollaro ha infatti pesantemente stornato fino a retrocedere sui livelli di venerdì scorso ante breakout rialzista. La spiegazione di questa dinamica non è così immediata; l’euro mostra ancora una notevole forza e questo è testimoniato dai livelli a cui si trova non solo contro il dollaro americano, ma anche (e soprattutto) contro lo yen piuttosto che con la sterlina e il dollaro australiano verso i quali ha mostrato, dopo due anni e oltre di costante indebolimento, importanti fasi di consolidamente e di possibile rialzo.

D’altro canto è indubbio che la moneta unica sia rappresentativa di un’area economica che vive problemi enormi che si riflettono in gran parte delle variabili macroeconomiche, che puntualmente quando tornarno agli onori della ribalta, anche solo per la percezione degli operatori finanziari nei confronti di questa o quella dichiarazione, sono in grado di muovere massicci flussi di liquidità necessari per spostamenti così importanti e veloci dei tassi di cambio.

Non ultimo, a questo proposito, è stato il Capo dei Ministri delle Finanze dell’Eurozona Juncker il quale si è mostrato preoccupato rispetto al recente e crescente apprezzamento dell’euro da egli considerato “pericolosamente alto”.

Ciò, inserito nell’attuale contesto caratterizzato da operatori focalizzati sul breve periodo, ha contribuito a creare la formula esplosiva per un movimento così importante ed ha accelerato le prese di profitto anche di posizionamenti strategici a favore di euro di medio periodo.

Tuttavia, e questo continua ad essere un tema fondamentale da oramai qualche mese, il mercato permane nella sua de correlazione laddove le liquidazioni di posizioni lunghe di euro non si sono allineate a quelle delle altre valute “ a più alto rendimento”, dell’azionario e delle commodities, rimasti in gran parte in fase di consolidamento dei prezzi più recenti.


<span class=EUR/USD" title="EUR/USD" width="1273" height="754">

Ancora protagonista invece lo yen che si è rafforzato, ormai da due giorni a questa parte, mettendo a segno il ritracciamento più importante in termini percentuali da quando è cominciato il trend rialzista dei cambi che vedono come seconda valuta la divisa nipponica.

Nonostante continuino ad arrivare dichiarazioni d’intento a favore di una maggiore debolezza di yen e di una lotta senza precedenti alla deflazione da parte dei membri del Governo, supportati verosimilmente dal prossimo nuovo Governatore della Bank of Japan, si è avuta la perecezione da parte degli investitori che i livelli attuali possano essere ritenuti, dai sopracitati policy maker, soddisfacenti nel breve periodo, sulla base dell’assunto che essi stessi vogliano rallentare questo trend caratterizzato da un momentum così accentuato.

Oggi potrebbe perciò essere un giorno cruciale per capire se questa logica si rifletterà in ulteriori vendite o se invece potrà riprendere il cammino ascesista, laddove la giornata resta abbastanza scevra di market mover di grosso rilievo.

EUR/USD
Il supporto che ieri individuavamo in 1,3350 è stato ieri infranto con forza e ha portato ad approdi precisi sulla soglia psicologica di 1,33 per approfondire poi sul supporto tecnico di maggior rilievo a 1,3280 in precedenza punto di rottura del break rialzista. Ciò non invalida l’importante percorso al rialzo in atto sul cambio da quasi due mesi, come si evince da un grafico giornaliero dove la media a 21 periodo ancora fornisce direzionalità piuttosto marcata. Lo stesso indicatore, su un grafico con time frame a 4 ore, è stata invece perforata al ribasso fornendo così, in aggiunta al fatto che ci troviamo al di sotto del pivot point, un quadro negativo di breve periodo nel quale il preciso supporto e possibile punto di arresto delle vendite è costitutio dall’1,3250. Possibile perciò un tentativo di risalita fino all’1,33 dove potrebbe verificarsi un pullback della media a 21 sull’orario, media che se venisse oltrepassata ci riporterebbe invece ad osservare le resistenze poste in primis a 1,3340 e in estensione a 1,3370.

USD/JPY
L’ultima volta alla quale abbiamo assistito a due candele daily negative consecutive, e questo avverrebbe se le vendite permanessero, il cambio ha poi ripreso con forza il rialzo crescendo ancora di due figure. Di per sé questo importante ritracciamento non va perciò ad invalidare il quadro bullish di medio periodo nonostante abbia fallito il raggiungimento delle aree di target nelle quali ci si aspettava potesse arrivare. La divergenza ribassista sul grafico a 4 ore che ieri evidenziavamo si è ben sviluppata andando oltre la media a 21 periodi, sempre precisa sui retest per rompere al ribasso anche l’importante supporot a 88,40. Un pullback su questo punto, ora resistenza, potrebbe perciò causare ulteriori storni verso l’87,40; un superamento invece potrebbe essere foriero di un movimento al rialzo giustificato da una buona divergenza rialzista sul grafico orario per approdi a 89.

EUR/JPY
La ripresa tonicità di yen e la contestuale debolezza di yen hanno contribuito a ribassi considerevoli su questo corss in grado di violare i più importanti supporti statici uno dopo l’altro. Torna perciò di grande attualità il livello di 116,30 ormai famigerato ritracciamento di Fibonacci al 50% tracciato su un grafico weekly a proiezione della grande discesa del cambio negli ultimi anni. I punti di resistenza permangono invece 117,30, 118 e 118,60 e potranno essere legati ad una rinnovata forza di euro, fermo restano uno yen ancora verosimilmente ricomprato.

GBP/USD
Aprendo un grafico daily del cable salta subito all’occhio l’estrema precisione della trendline bullish che accompagna la price action dai minimi di inizio Giugno 2012. E’ proprio di questi minuti il test di questo livello dinamico ora passante per 1,6040 che precede il più cruciale 1,60 sotto il quale ampio sarebbe lo spazio al ribasso fino a 1,5820. Potrebbero perciò, i livelli attuali, costituire un’ottima opportunità di acquisto per prime prese di profitto sulle prime resistenze a 1,6080. Il superamento di quest’ultimo comporrebbe estensioni long dino a 1,61 e 1,6180.

AUD/USD
La compressione di volatilità di cui ieri accennavamo è rimasta nella price action di questo cambio, racchiuso ora all’interno di una congestione che trova nel pivot, ancora una volta, il suo preciso valore mediano. Al momento l’ottica di breve resta long per obiettivi in area 1,06, stando pronti a girarsi alla violazione al ribasso di 1,0550 per target veloci in area 1,0515.

GER30
L’indice tedesco è finalmente uscito dalla congestione che lo ha intrappolato per quasi 20 giorni. Precisa è stata infatti la rottura del livello di 7690 per approdi, altrettanto puntuali, verso 7640. Possibile ora il pullback del livello di breakout per ritorni proprio a 7640. Nell’ottica di una possibile rinnovata volatilità, gli approfondimenti ribassisti riguarderebbero i livelli di 7600 e 7555. Sopra 7700 si ritorna invece a guardare, banalmente, il 7750.

Davide Marone
DailyFx Analyst FXCM









Ultimi commenti

Prossimo articolo in arrivo...
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.