La “torrida estate” potrebbe essere ormai conclusa per il gas naturale USA, in quanto le deludenti iniezioni di scorte dovrebbero essere finite con il previsto raddoppio della scorsa settimana mentre il clima si fa più fresco.
Mentre la Energy Information Administration si prepara a pubblicare i suoi dati settimanali sulle scorte alle 10:30 (14:30 GMT), i trader del gas sono pronti a vedere un aumento di 68 miliardi di piedi cubici per la settimana terminata il 4 settembre, contro l’iniezione di 35 miliardi registrata nella settimana conclusasi il 28 agosto.
L’ultima volta che le scorte di gas USA hanno registrato un aumento maggiore è stato nella settimana terminata il 19 giugno, con un incremento di 120 miliardi di piedi cubici. Da allora, gli aumenti si sono perlopiù attestati in un range compreso tra 65 e 35 miliardi di piedi cubici, arrivando una volta a toccare il minimo di 26 miliardi.
Se in effetti il mercato dovesse vedere un incremento di 68 miliardi, le scorte in magazzino arriverebbero a 3,523 mila miliardi di piedi cubici, circa il 13% in più della media quinquennale ed il 17,6% in più della stessa settimana di un anno fa.
Il caldo estivo si riduce, così come il picco di consumi per aria condizionata ed elettricità
Con l’arrivo dell’autunno, l’intensità del caldo estivo ha cominciato a ridursi a partire dalla settimana scorsa, lasciando spazio a temperature interne più sopportabili che richiedono un minore utilizzo di condizionatori e di gas per farli funzionare.
Grafico settimanale sui 12 mesi precedenti (TTM) gas naturale
Di conseguenza, il contratto del gas con consegna ad ottobre sull’Henry Hub del New York Mercantile Exchange è sceso nelle ultime quattro sedute, avviandosi a registrare un crollo settimanale del 7,5% che va ad aggiungersi a quello del 2,6% della settimana precedente.
Il gas di ottobre mostra segnali “Sell” sui grafici a 1/5/15/30 minuti, così come sul grafico orario e sul modello a 5 ore. Il modello “Classico” di Investing.com indica che, all’attestazione di ieri di quasi 2,40 dollari per mmBtu, il contratto di riferimento sull’Henry Hub sembra destinato a testare il supporto di 2,168 dollari.
“Le aspettative sulle scorte hanno molto a che fare con l’attuale calo, in quanto il mercato si prepara a realizzare le iniezioni relativamente ribassiste che sono state stimate da settimane”, scrive in una email ai clienti, vista da Investing.com, Dan Myers, analista dell’agenzia di consulenza sul rischio del gas Gelber & Associates, a Houston.
“Nelle settimane successive, iniezioni (delle scorte) pari o superiori alla media (probabilmente) continueranno, grazie al clima generalmente temperato di settembre ed alla riduzione del ruolo del gas naturale nella produzione di elettricità”.
Le previsioni meteorologiche miste pesano sulle prospettive per il gas naturale
È di questa idea anche Dominick Chirichella, direttore della gestione del rischio e del trading dell’Energy Management Institute (EMI) a New York, almeno per quanto riguarda la questione meteorologica.
“Dei sistemi freddi da record arriveranno negli USA centrali questa settimana”, scrive Chirichella in una nota di ieri, aggiungendo, tuttavia, che ci sono anche “delle discordanze sulle previsioni” per le prossime due settimane.
Il clima della scorsa settimana è stato più caldo del normale, con 77 gradi giorno di raffreddamento (CDD), contro la media trentennale di 68 CDD sul periodo.
I CDD misurano di quanti gradi la temperatura media giornaliera è superiore ai 65 gradi Farenheit (18 gradi Celsius) e vengono usati per stimare la domanda per il raffreddamento di abitazioni e uffici.
Chirichella afferma che il freddo autunnale attraverserà le regioni delle Montagne Rocciose e delle Grandi Pianure fino al Midwest settentrionale. “Il freddo si dovrebbe alterare un po’, ma temperature inferiori alla norma probabilmente persisteranno nel periodo di 2-5 giorni”.
Intanto, delle temperature superiori alla norma interesseranno l’Est, sebbene arriverà il freddo più in là nel Nordest, puntualizza.
Un fronte freddo, nel frattempo, attraverserà l’Illinois fino alla parte orientale del Texas e faticherà a ridursi nel periodo. “Un caldo considerevole interesserà il Nordovest Pacifico nel periodo”.
“Le temperature saranno superiori alla norma nella regione occidentale nel periodo di 6-10 giorni. Il caldo raggiungerà il picco nella parte settentrionale delle Montagne Rocciose. Restano delle discordanze significative nel periodo 11-15 giorni”.
L’attività del GNL supporta il gas naturale
L’attività di esportazione sul fronte del GNL potrebbe limitare i ribassi del gas.
Negli scambi di ieri, il gas di ottobre è schizzato sulla scia dell’incoraggiante notizia riguardante il gas naturale liquefatto USA, scrive naturalgasintel.com.
I flussi di alimentazione del gas presso il terminale di esportazione Sabine Pass di Cheniere, che era rimasto precedentemente isolato per l’uragano Laura a fine agosto, sono schizzati sopra i 2 miliardi di piedi cubici martedì. E questo ha spinto il totale di tutti i 48 terminali inferiori sopra i 6 miliardi, “il livello più alto che abbiamo mai visto da metà maggio”, scrive sul blog Bespoke Weather Services.
Una nave di GNL ormeggiata al Sabine Pass ieri è stata il primo carico previsto dopo il recente uragano Laura, secondo ClipperData. L’ultimo carico presso il terminale si era registrato il 23 agosto. Le scorte di gas al Sabine Pass sono salite a 2,84 miliardi di piedi cubici al giorno ieri, “segnalando una ripresa delle esportazioni”, nota ClipperData.
La struttura di esportazione di LNG Cameron, in Louisiana, invece è rimasta ferma ed i flussi verso l’impianto sono risultati azzerati ieri. EBW Analytics Group afferma che i trader temono che la struttura possa non tornare alla normalità per molte altre settimane, mentre le squadre nella zona del Lago Charles in Louisiana lavorano per ripristinare l’elettricità dopo Laura. Per EBW queste preoccupazioni sono probabilmente esagerate.
“Sebbene il ripristino dell’elettricità nell’area del lago Charles possa impiegare fino a due mesi, Cameron si trova nella parte esterna dell’area interessata”, spiega EBW.
“L’elettricità può essere ripristinata mentre il resto del sistema viene riparato. Alcuni osservatori credono che il lavoro richiesto possa essere completato in una o due settimane”.
Un continuo miglioramento del GNL viene considerato altrettanto importante per tenere alla larga i problemi delle scorte, mentre l’estate volge al termine e la domanda domestica per il raffreddamento comincia a ridursi. “Sicuramente, se riusciamo a sostenere questo livello di GNL nel resto del mese, potrebbe essere sufficiente a ridurre i rischi di contenimento”, afferma Bespoke.
Senza la forza sul fronte del GNL, gli analisti dicono che i sistemi meteorologici sfavorevoli potrebbero far sorgere lo spettro di pesanti scorte di fine stagione, portando le scorte a superare i 4 mila miliardi di piedi cubici.
L’EIA, intanto, ha stimato che la produzione e la domanda di gas USA scenderanno nel 2020 e nel 2021 dai massimi storici dello scorso anno, con le serrate per il coronavirus che hanno ridotto l’attività economica ed i prezzi degli energetici.