Il 18 Settembre in Scozia si terrà il referendum con il quale i cittadini saranno chiamati alle urne per pronunciarsi a favore o contro l'indipendenza dal Regno Unito.A quanto pare ci sono voci che confermano che il numero dei separatisti sia aumentato in maniera considerevole tanto da spaventare i mercati borsistici.Infatti molte compagnie quotate a Londra ed esposte al mercato scozzese,ieri hanno bruciato miliardi di sterline di capitalizzazione,senza parlare poi della forte vendita della sterlina nel mercato valutario. Il Regno Unito di fatto è una Unione Volontaria di diverse Nazioni e nessuna di queste è costretta a restarvi contro la propria volontà,pertanto anche dal punto di vista giuridico la Scozia è legittimata a chiedere l'indipendenza e se i separatisti dovessero vincere il referendum,Londra si atterrà al voto espresso dai cittadini Scozzesi e ne riconoscerà l'indipendenza.Questa separazione causerebbe un impatto devastante sulla bilancia commerciale britannica poichè lo UK dovrebbe rinunciare al petrolio scozzese.Si stima infatti che il deficit commerciale del Regno Unito,senza la Scozia,aumenterebbe del 2% - 3%.D'altro canto non bisogna sottovalutare che il Regno Unito ha creato una rete di commercializzazione dello Scotch Whiskey(e non solo)non indifferente,e la mancanza di questa andrebbe a gravare sulla produzione e vendita dello stesso.Questa separazione in definitiva sarebbe devastante per entrambe dal punto di vista economico-finanziario(con gravi ripercussioni anche sulla sterlina),tanto da preoccupare non poco il cancelliere Osborne,che sta lavorando ininterrottamente,per garantire maggiore indipendenza alla Scozia(fisco,sanità e mercato del lavoro) affinchè non lasci l'Unione.
Col mio metodo ho constatato che il supporto chiave su GBP/NZD posto a 1,9310 nonostante le forti pressioni ribassiste non è stato violato.Ritengo pertanto che "il mercato" al contrario di quanto voglia far sembrare è fiducioso sul fatto che si troverà una soluzione e che prevarrà il buon senso,rafforzando ancora una volta il detto: "Buy on Rumors,Sell on News".