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Nvidia: i risultati record non bastano, investitori delusi

Pubblicato 26.05.2022, 11:02
Aggiornato 05.03.2021, 16:55
La Borsa reagisce male alle indicazioni prudenti del management sul trimestre in corso: a causa della guerra e del Covid in Cina mancheranno all’appello 500 milioni di dollari di ricavi. Varato un buyback da 15 miliardi di dollari.

Delusione per le indicazioni sul trimestre in corso.

Come al solito i risultati di Nvidia sono stati migliori delle attese, ma questo non ha impedito al titolo di cadere in ribasso del 7% nell’Afterhours di mercoledì 25 maggio, dopo che la società ha diffuso i dati del primo trimestre dell’esercizio 2022/’23. A innescare le vendite sono state le indicazioni del management sul trimestre attualmente in corso, dove anche il colosso dei processori grafici (GPU) si trova a fronteggiare un quadro macroeconomico difficile, come ha detto il fondatore e Ceo Jensen Huang.
Dopo avere chiuso la seduta ufficiale del Nasdaq in rialzo del 5% a 169,75 dollari, l’azione Nvidia è scesa nell’Afterhours del 6,8% a 158,12 dollari. Dall’inizio dell’anno Nvidia accusa un ribasso del 43%, frutto della prudenza con cui gli investitori oggi guardano le società ad alto ritmo di crescita (“growth”), penalizzate dall’inflazione e dal rialzo dei tassi di interesse.

Nel primo trimestre i ricavi sono cresciuti del 46%, meglio delle attese.


Che Nvidia sia una società che cresce fortissimo, non ci sono dubbi. Nel primo trimestre i ricavi sono saliti del 46% sullo stesso periodo dell’anno scorso raggiungendo quota 8,29 miliardi di dollari, meglio del consensus degli analisti che si aspettavano 8,11 miliardi. L’utile per azione (Eps) è stato di 1,36 dollari contro una previsione di 1,29 dollari.
Per il secondo trimestre, quello attualmente in corso, il management ha dato l’indicazione di entrate pari a 8,1 miliardi di dollari, gli analisti prevedevano 8,54 miliardi. Huang ha spiegato che la guerra in Ucraina e i lockdown per Covid in Cina faranno mancare circa 500 milioni di dollari di ricavi. Da qui è partita la reazione negativa degli investitori, che al momento sembrano trascurare l’incredibile serie di record positivi segnati da Nvidia.

Su 44 analisti, 35 raccomandano di comprare azioni Nvidia.


Secondo l’analista Jim Kelleher, direttore della ricerca di Argus Research, il mercato dovrebbe tenere conto che storicamente Nvidia è un’azienda che preferisce dare indicazioni prudenti per poi stupire al rialzo quando annuncia i risultati. Su 44 analisti che coprono il titolo, sono ben 35 quelli che consigliano di comprare (un solo giudizio Sell) e la media dei target price è 309 dollari, un prezzo che esprime un potenziale upside dell’82%. Per Kelleher la discesa del titolo è un interessante invito all’acquisto per investitori che guardano al lungo periodo.

Per la prima volta le vendite per data center superano quelle per gaming.


I due mercati principali in cui opera Nvidia, il gaming e i data center, stanno andando a gonfie vele. Nel primo trimestre le vendite di GPU per data center, centri di elaborazione su cui si basano tutte le attività del cloud, sono cresciute dell’83% a 3,75 miliardi di dollari e per la prima volta hanno superato in valore quelle del settore gaming, salite del 31% a 3,62 miliardi di dollari.
Per quanto riguarda le difficoltà produttive dei chip, Nvidia ha detto che finalmente la situazione si sta normalizzando, tanto è vero che le scorte di processori grafici per gaming, che l’anno scorso i consumatori facevano fatica a trovare, sono tornate ai livelli abituali. I GPU di Nvidia vengono installati nei pc, nei laptop e sono al cuore delle consolle come la Switch della Nintendo.

Approvato un nuovo buyback da 15 miliardi di dollari.


Il Ceo Huang ha sottolineato che nei prossimi mesi la società aumenterà la propria offerta con nuovi prodotti innovativi e si è detto ottimista sul fatto che le potenti tendenze di mercato continueranno ad alimentare l'espansione a lungo termine di Nvidia. “Ci stiamo preparando per la più grande ondata di nuovi prodotti della nostra storia, con nuovi processori per GPU, CPU, DPU e robotica in arrivo nel secondo semestre. I nostri nuovi chip e sistemi faranno progredire notevolmente l’Intelligenza artificiale, l’Omniverse, le auto a guida autonoma e la robotica”, ha detto il fondatore di Nvidia.
La società ha annunciato che il board ha varato un nuovo piano di buyback da 15 miliardi di dollari da portare a termine entro la fine del 2023. Nel primo trimestre di quest’anno Nvidia ha restituito agli azionisti 2,1 miliardi di dollari sotto forma di dividendi e acquisto di azioni proprie. Nvidia ha anche pagato 1,35 miliardi di dollari all’inglese Arm, come penalità per la mancata conclusione dell’acquisizione concordata nel 2020, fallita perché non ha ottenuto le necessarie autorizzazioni antitrust da parte di Usa, Ue e Gran Bretagna.

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