L’ultima seduta del mese di febbraio inizia in direzione ribassista per l’Oil.
In particolare, analizzando il grafico orario notiamo che dopo aver raggiunto la micro resistenza a 57.51, molto vicina all’88,6% della prima fase bearish, nonché punto di swing primario intraday; i valori della commodity al momento sono andati giù di circa 80 punti appoggiandosi alla trend line di medio (H4) dove in caso di break out della stessa e quotazioni potrebbero raggiungere primo target annuale a 55.78, per poi spingersi ulteriormente oltre in caso di break out dell’ultimo punto di swing rialzista a 55.14.
Il crollo del prezzo del petrolio è stato condizionato anche dal momento negativo del dollaro canadese, commodities currency direttamente collegata all’oil, che al momento registra una performance giornaliera del -1,28%, valore analizzato dal pannello di controllo Best&Worst; mentre sempre in termini percentuali, sempre dalla dashboard sottostante, si registra per l’oil una performance daily del -0,35% e settimanale del -0,66%.
Ritornando al dollaro canadese, oggi sarà molto importante verificare i dati che saranno pubblicati nel corso del pomeriggio relativi all’inflazione del mese di gennaio, dove si prevedono aumenti dello 0,2%, dopo aver registrato nel mese di dicembre un calo dello 0,1%.
L’attenzione degli investitori oggi sarà interamente rivolta alla pubblicazione del Pil canadese, in quanto un’inflazione inferiore alle attese potrebbe ridurre le possibilità di un rialzo dei tassi, che è un importante fattore trainante della valuta. Aumentare i tassi di interesse in genere apprezzerà le valute attirando e mantenendo maggiori flussi di capitali esteri e viceversa per tassi più bassi.
Mentre, i dati sulla sulla crescita del PIL canadese (m / m) sono previsti per domani venerdì 1 marzo, e si prevede un calo di -0,1% a dicembre dopo un analogo calo registrato a novembre. Il continuo calo del PIL solleverà timori nel paese e potrebbe entrare in una recessione tecnica che è definita come due trimestri consecutivi di crescita negativa. Questo non sarà di buon auspicio per il dollaro canadese.
Inoltre, oltre ai dati che saranno pubblicati oggi e domani per il Canada, è molto importante fare attenzione ai progressi dei colloqui commerciali USA-Cina. Il Canada esporta molte materie prime, incluso il petrolio, quindi la sua economia dovrebbe trarre vantaggio da un miglioramento delle prospettive per il commercio globale. I negoziati commerciali positivi tra le due superpotenze dovrebbero rafforzare la valuta.