Sono passate poco più di due settimane dal giorno del pesante ritracciamento del gold di mercoledì 16 giugno, quando la FED ha annunciato che sarebbe stato nelle sue intenzioni dare il via al progressivo rientro delle politiche monetarie espansive a partire dal 2023. Tanto è bastato per scatenare un putiferio, con un’ impennata del dollaro e un pesante sell off sulle commodities, gold compreso.
Osservando il grafico giornaliero, emerge in un primo momento, il predominio della forza ribassista, da cui è scaturito il forte impulso short partito il 16 giugno e terminato sui minimi di aprile.
A frenare la pressione delle vendite, sono ormai 12 sedute di consolidamento, che hanno generato un rettangolo, simile appunto a quel range di accumulazione che nel mese di aprile ha posto le basi per lo swing rialzista, terminato sul massimo di 1920. Dal grafico daily osserviamo tali zone di accumulazione denominate box 1 e box 2. Il range 1750 - 1800 costituisce un’area decisiva per la direzione del gold.
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Lo squilibrio lasciato aperto dal pesante impulso ribassista, ha comportato un notevole ipervenduto che indurrà molto probabilmente il prezzo a ritrovare la "via dell’efficienza", alla ricerca di test su zone di prezzo in cui si concretizzi la c.d. “chiusura strutturale” del modello di mercato di Wyckoff e “chiusura delle inefficienze”. Queste inefficienze restano aperte ogni qualvolta a seguito di violenti impulsi (rialzisti o ribassisti) si creino movimenti che lascino “insoddisfatti” venditori (disposti a vendere a determinati livelli superiori al prezzo attuale) o compratori (disposti ad acquistare a determinati livelli inferiori al prezzo attuale) a seconda della direzione dell’impulso. Nel caso del gold la chiusura delle inefficienze si avrebbe con il “retest” del valore di 1856 evidenziato sul grafico a 4 ore.
La struttura del "modello di accumulazione di Wyckoff", sembra che fino ad ora (momento dell’analisi a mercati chiusi) sia stato rispettato pienamente, terminata la fase di “test secondari” e “spring”, il prezzo si sta avviando alla “fase D”. Tale fase troverà conferma al breakout del massimo cd “AR” (rally automatico) sopra il livello di 1797.
In definitiva, in considerazione delle osservazioni fino ad ora riportate, la strategia operativa d' inizio settimana potrebbe essere la seguente, su un grafico a time frame orario; fissati i livelli chiave 1774 e1783, si procede alla osservazione delle candlestick su time frame minore (es 15 minuti), alla ricerca, su tali livelli, di segnali long (derivanti dalla struttura delle candele) o pattern d’ inversione, con target fissato a 1797 (corrispondente al massimo AR).
Occorre infine considerare che chiusure daily inferiori a 1773 (livello della tenkan sen giornaliera), comprometterebbero di nuovo il quadro tecnico, con ritorno della debolezza sullo strumento e probabile ricerca di minimi relativi inferiori.