Bentornati all’appuntamento con l’Outlook sul Ftse Mib. Nel mio articolo precedente, avevo sottolineato l’importanza della tenuta di area 18500/18000 punti, in abbinamento alla formazione di una divergenza rialzista sull’RSI, che avrebbe reso possibile il ritorno del nostro indice sui massimi dell’anno, con tutti i presupposti per un breakout impulsivo.
Questo scenario pare in via di concretizzazione, col Ftse che, nella settimana appena conclusasi, ha mostrato i muscoli, avvicinandosi con vigore a quel 19800, che già in tre occasioni ha respinto le quotazioni in questo primo scorcio di 2017. Vediamo subito un grafico daily:
Innanzitutto, vorrei richiamare la Vostra attenzione sulla trend line blu: nata come resistenza dinamica (a contatto con i massimi contrassegnati dai punti rossi 1,2,3) si è trasformata in una retta multi-pivot, che nel corso del 2017 è divenuta un supporto dinamico (a contatto con i minimi contrassegnati dai punti verdi 4 e 5).
Dal punto di vista tecnico, il comportamento del Ftse, a contatto con questa trendline si è rivelato da manuale: triplo appoggio sui massimi in modalità resistenza – rottura impulsiva – doppio test della trendline in modalità supporto – costruzione di una base – ripartenza con effetto molla, impulsiva e solida. Questi pattern, sono di regola estremamente affidabili, specialmente se rilevati su time frame non troppo veloci ed all’interno di un movimento accorato a livello di strumenti finanziari altamente correlati.
In seconda istanza, ho sottolineato come area 19800 sia stata testata già 3 volte quest’anno, fungendo da potente zona di resistenza (linea tratteggiata rossa). Dal punto di vista statistico, il quarto tentativo di breakout, è quello che vede le probabilità salire ampiamente sopra il 50% segnando quindi un vantaggio per il trader.
A mio avviso, in caso di chiusura giornaliera superiore a 19800 punti, si aprirebbe uno scenario di salita del Ftse Mib in area 21000-21500 punti, a chiudere il gap ribassista intercorso tra l’ultima giornata di scambi del 2015 e la prima del 2016: ecco qui un caso di un’operazione a breakout con alta probabilità di successo.
Sfatiamo subito un mito: non è vero che i breakout non funzionano.
Di queste inesattezze (e altre) forum e social network sono pieni.
La realtà è che i breakout vanno qualificati e contestualizzati all’interno di un’analisi completa (e quindi tecnica, algoritmica e statistica), al fine di stabilire quali possibili setup siano degni di essere tradati, poichè idonei a portare le probabilità di successo a nostro favore.
Nella fattispecie, abbiamo una combinazione estremamente interessante tra un pattern da manuale di analisi tecnica (rottura di una trend line, pullback, ripartenza) ed un vantaggio di ordine statistico legato al quarto test di un’area di resistenza (fosse un supporto sarebbe la stessa cosa) che vede le probabilità nettamente a favore della rottura del livello piuttosto che alla tenuta.
Alla luce di quanto esposto, è possibile intraprendere un trade di questo genere: entrata alla prima chiusura superiore a 19800 punti, stop loss da piazzare a 18400 e target a 21400.
Il rapporto rischio/rendimento è pari a 1/1.14 circa e quindi assolutamente soddisfacente, anche in considerazione di come il setup mostri una probabilità di successo superiore al 50% il che, alla lunga, paga.
Ricordate sempre che il grande trader opera sfruttando un vantaggio (che osservato superficialmente, potrebbe parere risicato, ma non lo è affatto).
La ripetizione disciplinata e costante di un adeguato modello di trading, conduce a grandi risultati.
Ricordate anche che l’esito di un possibile trade (o di qualsivoglia trade) ricopre uno scarso peso nel corso della carriera di un trader/investitore: quello che conta è impostare un solido modello di trading e applicarlo.
Il mio obiettivo, all’interno di questa rubrica, non è solo quello di mostrare il mio punto di vista circa la possibile evoluzione del mercato (non faccio l’indovino, analizzo i possibili scenari ed espongo quello che ritengo essere il più probabile), ma anche e soprattutto di trasmettere un modo di porsi di fronte al mercato professionalmente, prendendo le decisioni ritenute migliori, senza presumere di controllare il mercato (esercizio totalmente utopistico) ma controllando piuttosto noi stessi, ovvero il rischio che intendiamo sostenere ed il complesso di regole che ci siamo dati per uscire dalla giungla del trading da vincitori.
Per cartomanzia e tarocchi ci sono le televisioni locali. Il trading, invece, è una cosa seria…
Buon Trading a tutti!