Una serie di notizie negative ha affossato I mercati nell’ultima giornata di una settimana piuttosto movimentata dopo che al vertice Ue era stato raggiunto l'accordo per la Vigilanza bancaria unificata entro il 2013. Il Ftse Mib perde il 2%, il Cac lo 0,87%, il Dax lo 0,76%, l’Ibex il 2,31% e il Ftse 100 lo 0,35%. Sell-off anche su New York a causa dei dati trimestrali di alcuni big americani e le notizie provenienti dall’Europa. Il Nasdaq chiude in calo -2.19%, lo S&P50 lascia sul terreno l’1.66% ed il Dow l’1.52%. Sul versante obbligazionario gli spread sono rimasti a livelli tutt’altro che allarmanti. Il differenziale tra Btp e Bund si è portato a 318 punti base, mentre quello calcolato sui Bonos è tornato a 378 punti base. Questa settimana il mancato downgrade da parte di Moody’s e la convinzione che la Spagna sia prossima a chiedere aiuti ha permesso ai rendimenti dei decennali di raffreddarsi.
Dagli Usa sono stati diversi I dati negative a partire dal dato sulle vendite di unità abitative esistenti a settembre, in calo dell'1,7% (a 4,75 milioni) rispetto al dato precedente. Il dato ha lasciato il segno anche sugli altri mercati che, già deboli in apertura, hanno ulteriormente accelerato al ribasso. Deludono i conti di Microsoft, General Electric e McDonald's. Guardando alle singole performance particolarmente significativo il calo di Microsoft che paga una trimestrale con profitti peggiori delle previsioni.
Tra I risultati principali della settimana scorsa risulta il faticoso risultato raggiunto dalla Consiglio che ha trovato visione univocal sull'urgenza di arrivare alla vigilanza unica europea nel 2013 e questo potra’ essere raggiunto tramite un calendario di impegni che i capi di stato e di governo si assumono da qui a fine anno per fare in modo che già l'anno prossimo diventi operativa la vigilanza bancaria unica sotto la supervisione della Bce. Secondo la Merkel l'operatività del sistema di vigilanza unica è la condizione indispensabile per procedere con la ricapitalizzazione diretta delle banche attraverso l'utilizzo dell'ESM, il meccanismo di stabilità permanente. Sulla base di questo passaggio chiave si potrà risolvere il problema delle banche spagnole. I mercati possono considerare la prospettiva che dal 1° gennaio 2013 entri in vigore l'SSM, il Single Supervisory Mechanism, o meccanismo di supervisione unico; le principali banche europee saranno sottoposte alla vigilanza della Bce a partire dal 1 luglio 2013 e tutte le banche europee saranno sottoposte alla vigilanza unica dal 1° gennaio 2014. Il problema principale attualmente riguarda la Germania che non vuole condividere i costi di eventuali salvataggi bancari spalmandoli sulle sue casse di risparmio.
La settimana entrante mostra diversi appuntamenti interessanti a partire dal 24 Ottobre con la decisione sui tassi di interesse dagli Usa. Lo stesso giorno sara’ reso noto il dato sul Pil nel Regno Unito. Il 25 Ottobre invece ci sara’ la pubblicazione del dato sul Pil negli Usa che sara’ il dato chiave di tutta la settimana e che potra’ guidare il mercato nelle prossime settimane.
Il cambio EurUsd ha subito una correzione ma la situazione di breve termine rimane rialzista ma rimane importante la tenuta sopra area 1,295-1,293 L’eventuale superamento della barriera in area 1,315-1,3170 potrebbe fornire un nuovo segnale di rialzo con resistenza a 1,3225-1,3230 e poi a 1,3270. Il GbpUsd si mantiene sopra area 1,6025-1,602 ma e’ ancora ben inserito nel trend rialzista di breve.