Nelle ultime 24 ore, il greggio è sceso dello 0,92% chiudendo a 60,19 dollari al barile di venerdì. Secondo i dati macro, l'OPEC e i suoi alleati hanno espresso serie preoccupazioni per l'eccesso di offerta a livello mondiale, spingendo l'Arabia Saudita ad annunciare una riduzione delle forniture il mese prossimo. L'annuncio ha fatto salire i prezzi di oltre un punto percentuale durante la sessione di negoziazione asiatica di oggi. I futures sul greggio Brent sono saliti dell'1,42% a 71,16 $ al barile, mentre i futures statunitensi WTI hanno guadagnato lo 0,85% a 60,70 $ al barile alle 1:53 pm. HK / SIN.
In una dichiarazione che segue la riunione del fine settimana, l'OPEC e i suoi alleati hanno suggerito che diversi paesi produttori di petrolio dell'OPEC e non OPEC potrebbero dover frenare la produzione al fine di mantenere i mercati petroliferi in equilibrio. In un annuncio separato, il ministro saudita per l'energia Khalid al-Falih ha detto ai giornalisti che il paese taglierà la sua fornitura di 0,5 milioni di barili al giorno. Prendendo la posizione opposta, il ministro dell'Energia russo Alexander Novak ha dichiarato di non essere convinto che il mercato petrolifero rimarrà sovraffollato nel 2019.
In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 59.75 $ seguito da 58.71 $, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 61.33 $, seguito da 61.87 $.
Nello stesso tempo, la coppia XAU/USD è scesa dell'1,21% chiudendo a 1209,00 dollari l'oncia di venerdì. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1211.30 $, in aumento dello 0,19% rispetto alla chiusura di venerdì. In caso di down, la quotazione potrebbe trovare un supporto a 1204,83 $ seguito da 1198,37 $, mentre nel caso di up, una prima resistenza si trova ora a 1220.13 $, seguito da 1228.97 $.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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