Piazza Affari permane in una sorta di limbo: il break verso il basso fatto registrare venerdì – minaccioso, perché portò alla violazione del long stop settimanale, nonché della media a 200 giorni – rimane sospeso nei suoi effetti teoricamente nefasti, con l’inizio di questa settimana che ha fatto registrare un insperato ritorno all’interno dell’area di influenza della citata media mobile.
Peraltro, il MIB reagisce prevedibilmente dopo una formale capitolazione, che nel recente passato in effetti ha sempre favorito le reazioni del mercato.
Ma l’impresa rimane a metà: il segnale negativo non è stato ancora negato. Si può essere sospettosi e guardinghi per l’opportunità concessa generosamente, ma allo stato attuale non emergono ancora elementi che inducano a giudicare diversamente il trend negativo scaturito a partire dalla seconda metà di settembre.
La novità di ieri è rappresentata dal livello raggiunto dal Greed Index, che misura il livello di positività degli investitori italiani. Mentre il suo alter ego Panic Index permane a tripla cifra, il Greed Index scende per la prima volta sotto la soglia dei 40 punti, il che evidenzia il completato prosciugamento di ogni possibilismo rialzista, come vedremo domani.