Un saluto a tutti e ben tornati in questa rubrica dedicata alle mie analisi dei titoli azionari. Oggi parleremo di un titolo che ha vissuto molte turbolenze, l’ultima di questa lunga serie è si è verificata ieri, con un +14,23% in una sola seduta di borsa. Oggetto di analisi sarà quindi l’americana Plug Power Inc . Prima di entrare nel vivo dell’analisi come al solito vi ricordo che qualora aveste delle domande o semplicemente un’opinione da esprimere potete usare la sezione sottostante dei commenti, in cui possiamo interagire più attivamente. Potete anche sfruttare quello spazio per richiedere un’analisi su un titolo di vostro interesse qualora vi apprezziate il mio approccio all’analisi dei titoli (per non perdervi le mie analisi cliccando il pulsante “segui” riceverete una notifica nel momento di pubblicazione di un mio nuovo articolo).
Come accennato nell’introduzione oggi tratteremo un titolo d’oltreoceano, la società con sede a Latham che si occupa di sviluppo di sistemi di celle a combustione ad idrogeno: Plug Power Inc. La società è piuttosto recente, nasce nel 1997 da una joint venture e diventa una società pubblica nel 1999. L’avvio della storia in borsa non è stato roseo in quanto l’azienda fu oggetto di class action (mezzo per far valere in via giudiziaria la tutela dei diritti dei consumatori) degli azionisti per presunta frode sui titoli a seguito dell’IPO; si riteneva infatti che le dichiarazioni in merito alle capacità tecnologiche in possesso da Plug Power, e il rapporto di vendita e distributivo con General Electric (NYSE:GE) fossero fuorvianti. La questione trovò soluzione solo nel 2004, con il pagamento della somma di 5 milioni di dollari da parte dei direttori della società verso i querelanti. Dal punto di vista invece produttivo le prime spedizioni di motori a celle di combustibile ProGen per veicoli elettrici avvenne nel febbraio 2017, mentre nel 2020 introduce una nuova serie di motori da 125 kW per camion e veicoli pesanti. Di li a poco arrivarono delle collaborazioni importanti: in primo luogo l’investimento di 1,5 miliardi (sarebbe il 10% delle quote) da parte della sudcoreana SK Group da cui nasce una joint venture per fornire prodotti a celle a combustibile ad idrogeno nel mercato asiatico; in secondo luogo nel 2021 viene lanciata una joint venture con la casa automobilistica francese Renault (EPA:RENA). Tuttavia la società continua a presentare la sua duplice faccia, cosa che non fa certo esaltare gli investitori. Infatti la società ha avuto difficoltà a presentare le relazioni in materia di utili, e ha dovuto rideterminare i rendiconti finanziari degli anni 2018 e 2019.
Venendo ai grafici subito si nota un andamento molto burrascoso caratterizzato da forti salite e forti discese. Di seguito trovate un grafico su base mensile e uno su base giornaliera.
Come detto, capire dove sia diretto il titolo non è per nulla ovvio in quanto è molto volatile e ha registrato degli andamenti importanti e di segno opposto. Solo da gennaio 2020 il rialzo è stato del +1875% e non avete letto male, e non manca nessuna virgola, +1875%. Dopo aver segnato dei massimi in area 75,50$ ha preso piede una discesa inesorabile, portando i prezzi a quota -90% dai massimi prima citati. Non è un titolo che si confà al profilo di un investitore avverso al rischio o debole di cuore, tuttavia vediamo se spostandoci in un timeframe meno ampio, come un grafico su base giornaliera otteniamo delle risposte più di valore. In primo luogo abbiamo un segnale di preavviso da parte dell’oscillatore RSI, il quale presenta una netta inclinazione rialzista, e la giornata di ieri ha disegnato una candela molto propositiva per ulteriori rialzi. La candela di ieri è molto importante per due motivi: 1) la seduta si è aperta sui minimi e chiusa sui massimi, indicando molta forza al rialzo; 2) la chiusura di giornata coincide con un livello orizzontale piuttosto sensibile, infatti i prezzi prima di rompere verso il basso la soglia degli 8,83$ hanno lateralizzato per quasi un mese, quindi qualora avvenisse una rottura verso l’alto il titolo potrebbe immediatamente correre verso target interessanti. Come detto infatti la rottura dei livelli resistenziali sui quali ci troviamo aprirebbe le strade con facilità alla soglia degli 11,50$ in quanto nel mezzo non ci sono livelli degni di nota che possano rendere difficile la salita di Plug Power. Si tratterebbe di un rialzo del +30%. Tuttavia per avere una posizione rialzista di lungo periodo sarebbe necessario un cambio marcia della società, e soprattutto uno spostamento dell’attenzione generale verso il mondo dell’idrogeno, che per quanto possa essere un’ottima possibilità sta affascinando gli investitori meno di quanto non faccia il settore dell’elettrico (sul quale le perplessità non sono certo assenti).
Spero di essere stato esauriente e che abbiate gradito quest’analisi. Grazie dell’attenzione e buon trading!
Disclaimer: il presente articolo non ha alcuna finalità di consulenza finanziaria e non rappresenta un consiglio su come investire o disinvestire i propri soldi. La consapevole valutazione dell'investitore non può essere in alcun modo sostituita, alla luce del personale profilo di rischio e della possibilità di perdere il proprio denaro.