
Gli indici americani dopo mesi di corsa forsennata priva di correzioni significative, di colpo scontano la presenza di una variabile imprevista come la diffusione incontrollata del virus dalla Cina che potrebbe avere impatti su una crescita economica già non particolarmente forte. In particolare l’S&P500 ferma la sua corsa, almeno temporaneamente, a 3337, esattamente sul target identificato in precedenza prendendo l’ampiezza del triangolo ascendente che si era formato tra giugno e ottobre 2019 e riportandolo sulla rottura. Lo scenario si mantiene ancora al rialzo ma il raggiungimento del target indica l’avvio di una fase di tipo correttivo o almeno una pausa dell’ultima salita iniziata a 2855 lo scorso 3 ottobre e prima di storni consistenti a parte i due giorni all’inizio di dicembre. Come spesso accade, soprattutto in mercati gestiti con gli algoritmi, si assiste a movimenti unidirezionali e quindi anche una eventuale correzione verrà sviluppato in maniera veloce e profonda. Il supporto a 3200/30, rafforzato anche dal passaggio della media mobile a 50 giorni, è il livello chiave da monitorare per capire l’ampiezza di eventuali discese e la cui tenuta potrebbe dare vita ad un fase laterale 3200 – 3330 per qualche settimana. Discese al di sotto del livello confermate da chiusure giornaliere inferiori permetteranno invece un approfondimento della correzione verso 3100, livello che coincide con il ritracciamento del 50% di tutta la salita iniziata a ottobre. L’inversione della tendenza rialzista in atto si avrà con la perdita del lontano supporto a 3000. La ripresa del rally si avrà con il superamento dei massimi assoluti a 3337 spingendo i corsi verso 3400 e successivamente verso 3500, anche se il vero spartiacque per vedere movimenti importanti per tutti gli indici americani sarà il voto presidenziale di novembre.