E’ uno degli argomenti più discussi da qualche anno a questa parte, soprattutto nelle ultime settimane. Sicuramente è l’argomento più controverso che la finanza e più in generale il sistema economico dovrà affrontare nel futuro, ma già oggi è una questione sulla quale mettere chiarezza. Parlo delle criptovalute, in particolare il Bitcoin, che si considera un po' la madre di questi strumenti essendo la più scambiata e quella con maggior capitalizzazione, aggirandosi intorno agli 850 miliardi di dollari.
Anzitutto dobbiamo definire che tipo strumento è una criptovaluta. Che cosa è un Bitcoin? Una valuta? Uno strumento finanziario? Di certo la legge non ci aiuta. Infatti non è prevista una regolamentazione di questo strumento. Personalmente credo che non sia una valuta, lo considero uno strumento di investimento.
Il Bitcoin non può essere una valuta perché, al contrario di quello che succede con le vere valute, dall’euro al dollaro, passando per tutte le altre, non ha una Banca Centrale, il cui unico (o principale) compito da Statuto è quello di preservare il valore della moneta. Questo fa sì che il reddito (e il capitale accumulato) che ogni persona percepisce, espresso in valori nominali, in numeri, dia la garanzia di acquistare un certo numero di beni. Questa garanzia è data dalle BC che cercano di mantenere i prezzi costanti, in modo che i salari, espressi in numeri, siano in grado di acquistare tali beni e servizi.
Che cosa succederebbe se una persona lavorasse 40 ore a settimana e per queste 40 ore riscuoterebbe un Bitcoin, 50 mila dollari circa, e la settimana dopo, riscuotendo sempre il solito Bitcoin, percepirebbe 30 mila dollari solo perché il prezzo del Bitcoin è sceso? Ha sempre riscosso un Bitcoin, ma il valore di questo è variato di molto e di conseguenza sono variate le cose che si possono acquistare con la solita paga. La conclusione di tutto ciò è che un Bitcoin (una criptovaluta) non può offrire la certezza di acquistare un certo numero di beni e servizi mese dopo mese, cosa che avviene con i salari espressi in valuta tradizionale.
Quindi una valuta non la possiamo considerare per il fatto che non viene garantito il valore di un’unità nel corso del tempo. Lo possiamo considerare uno strumento finanziario, ma con un grande problema: non sono presenti fondamentali a sostenere il valore.
La differenza rispetto agli altri strumenti finanziari come azioni, obbligazioni, quote di fondi o Sicav e tutti gli altri è che il Bitcoin non ha fondamentali. Il valore fondamentale di un Bitcoin qual è? La blockchain sulla quale sono costruiti può essere l’unica risposta che giustifichi il prezzo di questo oggetto, ma penso sia scarsa come motivazione. Non si sta parlando di un’azienda che produce beni o servizi. Quindi dobbiamo chiederci da che cosa è sorretto il valore di questo strumento e probabilmente non troveremo risposta.
Allora, perché comprare oggi un Bitcoin? Sicuramente per un motivo speculativo. L’onda lunga che si stanno portando dietro queste cripto è che danno l’idea di essere giunti al futuro e quindi piacciono, e molto. Il prezzo è sostenuto da nuovi investitori che entrano e spingono al rialzo. La domanda che dobbiamo porci non è se il Bitcoin può crescere, stabilizzarsi o decrescere. La domanda che dobbiamo porci è la seguente: quando il Bitcoin inizierà a decrescere? Che inizi la discesa, prima o poi, con le premesse di cui sopra è pressoché scontato, ma questa quando inizierà? E con ciò non dico che inizierà a settimane o a mesi. Credo che questo valore possa durare anche per anni. Magari il Bitcoin inizierà ad essere immesso nell’economia reale. Ecco, a quel punto ci accorgeremo di tutti i difetti di queste fantomatiche monete (se non saranno regolate da una Banca Centrale) e allora il prezzo crollerà perché nessuno le vorrà detenere.
Mi sento di affermare con certezza che il prezzo di mercato dei Bitcoin possa arrivare ai 150 mila dollari l’uno o anche più, forse ad un milione, come qualcuno vocifera, ma questo non sarà un prezzo costante nel tempo. Arriverà il momento che questi strumenti toccheranno lo zero e più alto sarà il prezzo dal quale precipitano, più rovinosa sarà la caduta.