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Questa settimana riunioni delle banche centrali in primo piano

Pubblicato 01.09.2014, 11:11
Aggiornato 07.03.2022, 11:10
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Market Brief

La settimana si è aperta con dati economici deboli dall’Asia. In Giappone, le spese di capitale sono cresciute a un ritmo del 3,0% nel secondo trimestre (rispetto al 4,1% previsto e al 7,4% precedente), i PMI manifatturieri di Cina e Giappone hanno fatto registrare un leggero calo nel rilevamento definitivo di agosto. L’indice australiano AIG riferito al manifatturiero è entrato in zona di contrazione (47,3 punti rispetto ai 50,7 di un mese fa). L’azionario asiatico è partito bene nonostante la debolezza dei dati e le tensioni in Ucraina. Le azioni del Nikkei guadagnano lo 0,34%, l’Hang Seng lo 0,18% e il Composite di Shanghai lo 0,62% (mentre scriviamo).
I cross con lo JPY hanno aperto in modo contrastato. L’USD/JPY inizialmente è avanzato a 104,21 a Tokyo e ha continuato a trovare buone richieste sopra 104,00. La diffusa domanda di USD e la propensione al rischio sostenuta fanno sì che l’USD/JPY rimanga marginalmente rialzista. Discreti ordini d’acquisto per le opzioni si susseguono sopra 103,00/25, mentre sono previste barriere a 104,50/105,00. L’EUR/JPY è passato di mano nella stretta fascia compresa fra 136,66 e 136,83. Gli indicatori di trend e momentum sono piatti, s’intravedono offerte a 137,00/55 (area che include le medie mobili a 21 e 50 giorni). Giovedì la BoJ renderà nota la sua decisione in materia di politica monetaria, non sono previste variazioni.
In Australia, i dati deboli hanno avuto un impatto limitato sulle contrattazioni sul forex. Si apre una settimana ricca di eventi per l’AUD. La riunione della RBA (martedì), il PIL del secondo trimestre (mercoledì), le vendite al dettaglio e i dati commerciali (giovedì) dovrebbero definire la direzionalità di breve periodo per la settimana entrante. Al momento la coppia è bloccata nella fascia compresa fra 0,9240 e 0,9375, sarà necessaria una rottura in una direzione o nell’altra per confermare la direzionalità di breve termine. In Nuova Zelanda, i termini di scambio migliori delle attese hanno conferito supporto alla coppia NZD/USD sopra 0,8348. I termini di scambio rimangono sui massimi da 40 anni, nonostante un calo del 5,3% nei volumi delle esportazioni nel secondo trimestre (e del 2,0% nei prezzi delle esportazioni). Stanotte la coppia NZD/USD è salita a 0,8379, s’intravedono offerte a 0,8400/28 (esercizio delle opzioni / media mobile a 21 giorni). Una chiusura giornaliera superiore a 0,8342 (pivot MACD) assicurerà il mantenimento di un tono marginalmente rialzista.
In avvio di settimana l’EUR/USD ha esteso la debolezza a 1,3119. Il sentiment per l’EUR rimane nettamente ribassista. Il prossimo supporto chiave staziona a 1,3105 (minimo 6 settembre 2013). Le offerte per le opzioni dovrebbero sostenere la debolezza dell’EUR per tutta la settimana. Prima di 1,3200 abbondano solide barriere. Dopo la flessione di venerdì, l’EUR/GBP continua a essere offerto. La coppia è scesa fino a 0,78971 (mentre scriviamo), sulla scia del rafforzamento del momentum ribassista. Il supporto chiave giace a 0,78743 (minimo 23 luglio). La BCE giovedì renderà nota la sua decisione e non prevediamo sorprese.
Giovedì la BoE annuncerà la sua decisione in materia di politica monetaria e dovrebbe mantenere lo status quo. Dopo un rimbalzo da 1,6500, la coppia GBP/USD continua a risentire delle pressioni a vendere prima di 1,6650. Dal punto di vista tecnico, la media mobile a 21 giorni (1,6689) testa al ribasso quella a 200 giorni (1,6695), facendo presagire un ulteriore interesse per posizionamenti corti sulla GBP. La resistenza dovrebbe rimanere solida prima della media mobile a 200 giorni (1,6695).
Oggi gli USA e il Canada sono chiusi per la festività del Labor Day, quindi ci attendiamo un lunedì a rilento. In Europa gli operatori si concentreranno su: PIL (definitivo) secondo trimestre t/t e a/a e consumi privati riferiti al secondo trimestre in Germania; spesa pubblica, investimenti in capitale e costruzioni, domanda interna, esportazioni e importazioni, PMI manifatturiero di agosto in Svezia, Norvegia, Svizzera, Spagna, Italia, Francia, Germania, Regno Unito ed Eurozona; credito netto al consumo e prestiti netti per abitazioni, approvazioni di mutui e massa monetaria M4 di luglio nel Regno Unito.

Ipek Ozkardeskaya, Market Analyst,
Swissquote Europe Ltd

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