La guerra in atto tra i compratori e venditori del prezzo del metallo pone nuove questioni all’orizzonte. Gli approvvigionamenti del rame su scala internazionale sono fermi. Le scorte aumentano e i prezzi restano bassi.
Attualmente nessun driver è così forte in questa fase di mercato da alimentare nuovi acquisti.
Il grafico riporta lo scenario appena scritto.
La linea arancione rappresenta le scorte e la linea rossa rappresenta i prezzi del metallo.
Dal mondo
Qualche notizia arriva dal Sudamerica, precisamente dal Perù.
Il governo peruviano rivaluterà la sua recente decisione di concedere un permesso di costruzione a Southern Copper Corp.
La miniera Tia Maria è un grande deposito di rame situato nel sud del Perù nella provincia di Islay, nella regione di Arequipa .
Il deposito contiene un totale stimato di 711 milioni di tonnellate di minerale classificato allo 0,36% di rame.
Secondo fonti del governo Tia Maria è stata bloccata per quasi un decennio a causa dell'opposizione dei residenti di Arequipa, da qui il terrore da parte dei contadini che i raccolti potessero essere danneggiati nelle zone, o esaurire le risorse idriche locali.
La licenza di costruzione rilasciata all'inizio di questo mese ha permesso all'autorizzazione ambientale per il progetto di rimanere in vigore prima della scadenza del 1 agosto.
Il progetto in questione è pari a 1,4 miliardi di dollari, 120.000 tonnellate all'anno.
Il quadro grafico
Su scala mensile i valori del Future Rame (CFD) sono condizionati da una candela rossa avvenuta nel mese di maggio del corrente anno pertanto si prospetta poco entusiasmante.
Un sell off imperativo da parte degli operatori.
L’area di supporto è indicata a 5700 dollari. Un livello molto delicato per effettuare acquisti. Occorre molta prudenza. Mentre l’area di resistenza permane a 6450 dollari. I valori sembrano ingabbiati. Solo la trend-line di riferimento di medio termine indica un appoggio per una successiva ripartenza dei prezzi. Ma diffidiamo, non ci sono le condizioni. Il vero sblocco rialzista avverrà solo al superamento dell’area di restistenza a 6450 dollari.
Riflessione macro
Lo scenario macroeconomico internazionale rimane incline ad una fase di deterioramento. Prossimi ormai a nuovi tagli dei tassi, i mercati saranno nuovamente inondati da nuovo denaro. Il debito sembra che non sia più un problema, ma non è così. La nuova massa monetaria continuerà ad influire non solo le valute primarie, quali il dollaro e l’euro ma l’influenza arriverà nei vari comparti delle materie prime.