La sconvolgente caduta del governo in Afghanistan e la presa del potere da parte dei Talebani ha spinto gli investitori a cercare rifugio nei Treasury statunitensi.
Grafico settimanale bond a 10 anni USA
Il rendimento dei titoli del Tesoro a 10 anni, di riferimento, è crollato sotto l’1,23% dopo essersi attestato sopra l’1,35% nella scorsa settimana. La notizia del weekend dei disordini a Kabul ha accelerato il ribasso iniziato venerdì con il report più debole del previsto sul sentimento dei consumatori USA.
L’attenzione sui verbali del vertice di luglio dei policymaker della Federal Reserve, previsti per domani, è stata rubata dagli sviluppi in Afghanistan e dalla e tardiva risposta del Presidente Joe Biden, che ha interrotto le vacanze a Camp David per tornare alla Casa Bianca ieri ed occuparsi della situazione.
Le conseguenze immediate della ritirata USA e del successivo caos hanno colmato la distanza tra i partiti, in quanto anche chi supportava la ritirata ne ha criticato l’improvvisa e maldestra attuazione.
I tumultuosi eventi minacciano di macchiare per sempre la presidenza Biden e persino i commentatori pro-Biden affermano che si è creata una crisi di competenza.
Nel suo discorso alla Casa Bianca, Biden ha ancora una volta dato la colpa agli afgani per la loro incapacità di lottare per il loro paese, affermando che gli Stati Uniti non avrebbero mai raggiunto l’obiettivo di rendere il paese una democrazia funzionante.
Alcuni commentatori temono che l’Afghanistan possa diventare di nuovo un rifugio per i terroristi, aumentando il rischio per la sicurezza nazionale statunitense. Tuttavia, Biden ha affermato che Washington sta efficacemente contrastando il terrorismo in tutto il mondo e che riuscirà a farlo anche in Afghanistan.
Il rendimento dei Titoli del Tesoro a 10 anni è rimbalzato all’1,27% sulla scia delle parole di Biden, ma i suoi commenti difficilmente rassicureranno gli alleati circa l’affidabilità dell’America. L’ironia del fatto che gli Stati Uniti abbiano inviato 6.000 soldati per risolvere i problemi causati dal ritiro di 2.500 soldati non è sfuggita a molti osservatori.
I dati da cui è emerso che la produzione industriale e le vendite al dettaglio in Cina sono rallentate significativamente a luglio hanno alimentato i timori degli investitori per l’economia, spingendoli verso la sicurezza dei bond governativi.
Il Dipartimento del Tesoro ha annunciato all’inizio del mese che comincerà a ridurre le emissioni a novembre, andandosi ad incastrare perfettamente con un’eventuale riduzione degli acquisti della Fed in modo che i prezzi possano restare stabili (ed i rendimenti bassi).
I verbali del FOMC potrebbero fornire indizi su quando la Fed potrebbe cominciare a diminuire gli acquisti. Tuttavia, da una raffica di interventi dei policymaker nelle ultime due settimane è emerso chiaramente che potrebbe avvenire prima del previsto. I falchi insistono per un annuncio a settembre ed una riduzione già ad ottobre, ma altri potrebbero voler procedere più lentamente.
I bond governativi europei reagiscono in sintonia
Grafico settimanale bond a 10 anni tedeschi
I problemi in Afghanistan ed i timori per la crescita hanno supportato anche i bond governativi della zona euro. Il rendimento dei bond decennali tedeschi, di riferimento, è sceso a -0,489% prima di rimbalzare a -0,467%, vicino alla chiusura di venerdì di -0,468%. Gli scambi sono stati ridotti, con molti investitori in vacanza.
Grafico settimanale bond a 10 anni Regno Unito
I bond governativi britannici sono rimbalzati in range stretto, con il rendimento dei gilt decennali che è sceso sotto lo 0,551% ed ha toccato un picco di 0,597% prima di attestarsi a circa 0,575%, in linea con la chiusura di venerdì.
Grafico settimanale bond a 10 anni Canada
In Canada, il Primo Ministro Justin Trudeau ha chiesto le elezioni anticipate per il 20 settembre, sperando di ottenere la maggioranza in Parlamento sulla scia della buona gestione dell’emergenza COVID-19. I timori per l’agenda progressista di Trudeau hanno spinto giù il rendimento dei bond decennali canadesi all’1,167%, rispetto alla chiusura di venerdì dell’1,184%.