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Rendimento del dividendo di Exxon Mobil schizza al 6%: vale la pena comprare ora?

Pubblicato 26.02.2020, 13:28
XOM
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Il colosso dell’energia Exxon Mobil Corp (NYSE:XOM) è crollato rapidamente durante il selloff indiscriminato che ha colpito i mercati questa settimana. Non deve sorprendere: il fato dei titoli petroliferi è strettamente legato all’economia, sotto pressione dopo l’epidemia di coronavirus in Cina, il principale importatore mondiale di greggio.

Dopo il tonfo di circa l’8% negli ultimi due giorni, il titolo di Exxon Mobil ha toccato il minimo di 15 anni. Ieri è sceso a 54,20 dollari, proseguendo il ribasso del 22% di quest’anno. L’ultima volta che il titolo del trivellatore texano era stato scambiato a questo livello era la fine del 2005, quando il greggio era arrivato a 59 dollari.

Grafico del prezzo settimanale di Exxon Mobil

Il brusco crollo ha spinto il rendimento del dividendo di Exxon Mobil ad oltre il 6%, il massimo dalla metà degli anni Novanta, rendendolo uno dei titoli blue-chip dell’indice S&P 500 con il rendimento più alto.

Questo tipo di ritorni da un titolo con un rating a tripla A dovrebbe essere molto allettante per gli investitori da reddito a lungo termine che puntano a ricevere crescenti entrate da dividendi da compagnie leader nei rispettivi settori. Exxon è sempre stata generosa con i dividendi, alzando il payout ogni anno negli ultimi 37 anni. Al momento paga un dividendo da 1,74 dollari ad azione.

Ma la recente performance finanziaria della compagnia sta destando preoccupazione circa la sua capacità di finanziare i pagamenti dei dividendi. Nel quarto trimestre, i flussi di cassa operativi non sono riusciti a coprire le spese in conto capitale e per il quinto trimestre di fila la compagnia ha fatto affidamento sulla vendita di asset o sui prestiti per coprire i pagamenti dei dividendi.

Futuro incerto

Con il futuro delle grandi compagnie petrolifere sempre più incerto, alcune delle maggiori agenzie di ricerche al mondo stanno consigliando sempre più esplicitamente agli investitori di stare lontani dai titoli petroliferi.

In una recente nota Morgan Stanley ha scritto che Exxon è “il più esposto” del settore alle difficoltà, compreso l’eccesso di scorte di greggio, gas naturale e gas naturale liquefatto. Goldman Sachs, allo stesso tempo, ha abbassato il rating su Exxon a “sell” ed ha ridotto il prezzo obiettivo da 72 a 59 dollari.

“Non vediamo un motivo convincente per possedere il titolo di XOM rispetto ad altri titoli energetici con profili di ritorno più allettanti”, scrive l’analista di Goldman Neil Mehta.

Un motivo per cui gli investitori hanno cominciato a tenersi alla larga dal titolo di Exxon è l’approccio piuttosto radicale della compagnia per creare valore. In un momento in cui le altre compagnie petrolifere si focalizzano sul rafforzamento della liquidità evitando grossi investimenti, Exxon spende tantissimo per nuove iniziative.

Malgrado le previsioni cupe sulla domanda di greggio, l’amministratore delegato di Exxon, Darren Woods, ritiene che il settore del greggio e del gas necessiti di migliaia di miliardi di dollari di nuovi investimenti per soddisfare la domanda globale di prodotti energetici entro il 2040. Basandosi su questa idea, Exxon sta investendo su mega progetti a basso costo che aiuteranno la compagnia a mantenere un predominio sui mercati del greggio e del gas naturale per decenni.

Questo approccio, sebbene non a favore degli investitori, mostra segni di successo. La produzione di Exxon nel bacino Permiano è aumentata del 79% dal 2018. E la compagnia ha scoperto un giacimento di più di 8 miliardi di barili di greggio in Guyana, scoperta che ha spinto Rystad Energy a nominare la compagnia cercatore dell’anno sia nel 2018 che nel 2019.

Malgrado questi successi, gli investitori non sono inclini a scommettere sul titolo di XOM. Darren dovrebbe presentare il piano strategico a lungo termine della compagnia ad investitori ed analisti il 3 marzo e dovrà dare valide giustificazioni dei piani di spesa in questo contesto altamente negativo per il settore petrolifero.

A novembre, Moody’s Investors Service ha abbassato le previsioni su Exxon da eccellenti a negative per via del “sostanziale” consumo di liquidità per finanziare la crescita.

“L’alto livello di crescita degli investimenti della compagnia non può essere finanziato con flussi di cassa operativi e vendite di asset ai livelli previsti, considerato il sostanziale payout del dividendo di Exxon Mobil”, scrive Moody’s.

Morale della favola

In un periodo in cui altri produttori integrati come Chevron Corp e ConocoPhillips restituiscono più denaro agli investitori e le prospettive a lungo termine dei mercati energetici restano deboli, il titolo di Exxon non sembra una scommessa vincente, malgrado il suo allettante rendimento del dividendo. Inoltre, il pesante piano di investimento della compagnia lo rende una scommessa più rischiosa rispetto agli altri titoli petroliferi.

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