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Richiesta di USD con attenzione rivolta alla BCE e alla BoE

Pubblicato 05.11.2014, 10:51
Aggiornato 07.03.2022, 11:10
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Market Brief

I cambi dell’USD/JPY e dello JPY fanno segnare guadagni diffusi grazie a Kuroda, governatore della BoJ, che ripetutamente ha tenuto a sottolineare che farà di tutto per raggiungere l'obiettivo di crescita dei prezzi del 2% nell'arco dell’anno fiscale 2015. L'economia del Giappone è in ripresa secondo Kuroda, ma gli effetti negativi legati all’aumento delle imposte sulle vendite ad aprile (dal 5% all'8%) si sono prolungati. Di conseguenza, la BoJ ha le sue ragioni per preparare la seconda tranche di aumenti delle imposte sulle vendite (dall'8% al 10%) e la sua determinazione è favorevolmente avvallata dai mercati. A Tokyo, i cambi dell’USD/JPY e dello JPY sono stati migliori dell’offerta, il Nikkei ha guadagnato lo 0,44%. L’USD/JPY ha segnato un nuovo massimo a 114,39 con i guadagni di cassa giapponesi in aumento a un ritmo più lento dello 0,8% a settembre (inoltre, l'1,4% del mese scorso è stato rivisto al ribasso allo 0,9%). I servizi riferiti al PMI sono entrati in un’area in contrazione nel mese di ottobre (48,7 a fronte dello 52,5 previsto), secondo Markit. I dati economici accomodanti dovrebbero mantenere l’impostazione sullo JPY sufficientemente negativa, mentre la rapida vendita dello yen fa presagire una correzione nel breve periodo. Osserviamo la resistenza dell’USD/JPY a 115,00 con il Relative Strength Index (RSI), o indice di forza relativa a 30 giorni che si attesta al 78% e la fascia di Bollinger superiore a 30 giorni (113,04) rimasta indietro a fronte dell’aggressiva vendita post dato BoJ della scorsa settimana. L’EUR/JPY ha esteso i guadagni a 143,44, per la prima volta dal 2 aprile. La resistenza chiave è pari a 145,20/69, dicembre 2013 - zona di offerta del 14 gennaio. Le offerte opzionali, oggi in scadenza, si attestano a 141,00/80.

In Nuova Zelanda, il tasso didisoccupazione è sceso al5,4% nel III trimestre(a fronte del 5,5% previsto e del 5,6%dell'ultimo trimestre), iguadagni orarimedisono cresciutia un ritmo più rapidodel previstodell’1,4% (a fronte dell’1,1% previsto e dell’ultimo0,5%). Buone notizie arrivano nella notte dal NZD/USD a 0,7842, ma l'ampia forza dell’USD e i morbidi dati cinesi sul PMI limitano i guadagni. Gli indicatori di tendenza e di momentum permangono marginalmente negativi, le offerte si attestano a0,7871/80(MM a 21 giorni/massimo 31 ottobre). IlMACD farà un passo nella zona rialzista per una chiusura quotidiana oltre 0,7808.

I daticinesi e il PMI compositohanno registratoun’espansionepiù lentanel mese di ottobre. Leazioni cinesi sono state quotate al rallentatore, mentre lanotizia che la Cina dovrebbe adottare norme in materia di investimenti esteri(Reuters) argina le perdite. La contrattazione USD/CNY ha segnato6,1105/50.

La seconda metà della settimana sarà contrassegnata dai verdetti politici della BCE e della BoE nonché dai dati sul mercato del lavoro negli Stati Uniti. Il dato occupazionale ADP di ottobre sarà reso noto oggi, il dato NFPe il tasso di disoccupazione saranno pubblicati venerdì. Osserviamo un dato migliore di 220K per l’ADP di ottobre e un aumento di 232K unità per l’NFP. Il tasso sulla disoccupazione è stabile al 5,9%. Negli Stati Uniti i rendimenti a 10 anni sono rimasti sostanzialmente invariati a 2,32/35%. Gli operatori osserveranno attentamente i dati degli Stati Uniti tesi a forgiare le aspettative della Fed. Il biglietto verde è più richiesto contro la maggioranza delle valute del G10 e dei mercati emergenti.

  L’EUR/USD consolida la debolezza prima della decisione della BCE. Le prime settimane del programma della BCE per l’acquisto di obbligazioni si è rivelato un successo, così come la portata degli acquisti schizzata oltre le attese di mercato. Va ricordato che Constancio, vicepresidente della BCE, ha affermato che c'è un asset di 600 miliardi di euro di copertura e di 400 miliardi di euro di titoli cartolarizzati (Abs) spendibili per l'espansione del bilancio della BCE. Tale affermazione esclude un po’ le aspettative per un’introduzione di un QE nel prossimo futuro, in quanto le obbligazioni e gli acquisti di ABS ammonterebbero a 1 trilione di euro – il che è pari alla portata della presunta operazione espansiva della BCE. Con le strategie della BCE attualmente in piena fase di attuazione, non ci aspettiamo misure addizionali dalla riunione di novembre.

Altrove, il dato sul prezzo del petrolio pesa su NOK, CAD e RUB. Il WTI opera a 76,60 USD al momento della redazione della presente relazione. Ampi ordini d’acquisto per le opzioni forniscono sostegno all’USD/CAD oltre 1,1350+.

Il calendario economico della giornata prevede: il dato PMI finale relativo ai servizi svedese, spagnolo, italiano, francese, tedesco, del Regno Unito, degli Stati Uniti e dell’area euro di ottobre e l’IPCcomposito svizzero di ottobre m/m e a/a, la produzione svedese industriale e dei servizi a settembre m/me a/a, gli ordinativi industriali svedesi a settembre m/m e a/a, le Reserves Changes ufficiali nel Regno Unito a ottobre, le vendite al dettaglio nell’aera euro a settembre m/m e a/a, il dato relativo ai mutui negli USA al31 ottobre, l’ADP Employment Change USA di ottobre, il dato composito USA ISM non manifatturiero di ottobre ISM.

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Ipek Ozkardeskaya, Market Analyst,
Swissquote Europe Ltd

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