Nonostante alcune giornate molto positive, il morale (ed il posizionamento) degli investitori resta ancora quello di paura e prudenza.
Come possiamo notare dal grafico sopra, il posizionamento (linea blu scuro) sull’azionario resta ai minimi degli ultimi anni, pari a quello della crisi subprime 2008 (che personalmente ritengo eccessivo perché sono due bear market di natura differente).
E’ incredibile ancora una volta notare come i flussi erano ai massimi nel 2021, quando le valutazioni non avevano senso, ed ora sono ai minimi storici dopo un calo mediamente del 25%, la natura umana è davvero affascinante.
Alla ricerca del Bottom
Recentemente le due parole che ho sentito più spesso sono state “bottom” e “recessione”. La prima perché molti investitori improvvisati hanno cominciato l’arte della previsione dei minimi di questo bear market, pratica decisamente pericolosa. Volendo dargli tuttavia materiale da discussione, ecco che il 2022, come ho ricordato in una precedente analisi, si è contraddistinto per essere uno degli anni peggiori di sempre nei primi 6 mesi.
Il grafico sopra, ci mostra come altri anni partiti alo stesso modo (2002 e 1974) hanno poi trovato il bottom nel mese di ottobre. Non voglio pretendere di avere certezze o saper fare previsioni, ma invito solo a monitorare i grafici nelle prossime 3-4 settimane per capire se il rimbalzo recente è solo la classica trappola o qualcosa di più, in ogni caso mantengo fissi i miei livelli di ingresso sulla liquidità residua qualora scendessimo di nuovo.
Infine, in merito al tema recessione, queste trimestrali ci saranno qualcosa di più, insieme ai dati che arriveranno da qui a metà novembre. Uno spunto che voglio lasciarvi tuttavia, è che solitamente, al termine del periodo recessivo (che ammesso ci fosse potrebbe durare qualche mese) potrebbe essere interessante iniziare ad accumulare posizione su azionario small cap, per chi volesse iniziare da subito tramite il classico piano di accumulo periodico, oppure su 3-4 ingressi scaglionati per chi optasse in approcci più da PIC.
Qui sopra infatti ho inserito le performance del Russell 2000 (associato più al comparto small cap appunto) contro S&P 500 dalla fine di un periodo recessivo in avanti, dove si nota storicamente una sovraperformance del primo del 14%.
Alla prossima
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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico"