Elucubrare contro i mercati e i rialzisti non farà scendere i mercati.
Il 2020 dovrebbe continuare sulla scia del 2019 con banche accomodanti, tensioni gepolitiche e geoeconomiche che rappresenteranno solo rumore di fondo senza inficiare la tendenza di lungo termine.
Mercati che continuano a mostrare forza nonostante lo scetticismo di coloro che continuano a guardare al dito e non alla luna. I mercati hanno delle regole e non le facciamo noi ma esse sono riconducibili al principio della domanda e dell’offerta.
Non ci vuole la bacchetta magica per capire che in base all’abbecedario dell’economia, dati i rendimenti dell’obbligazionario in giro per il mondo, la domanda continuerà fra alti e bassi ad essere a favore dell’azionario.
Cosa fa aumentare la domanda e diminuire l’offerta?
Un segnale di acquisto sui grafici.
Questo è in corso e fino a quando perdura lo stato non subirà variazione.
Al momento non ci sono nemmeno le ragioni grafiche per assistere a ritracciamenti superiori al 3% e riteniamo che questo stato rimarrà almeno fino al 20 marzo, scadenza di un nostro setup. Settimana prossima il rialzo dovrebbe continuare.
Cosa farà variare da rialzo a ribasso la tendenza di breve?
Chiusure di contrattazione inferiori a:
S&P 500 3.316
Dax Future 13.420
Eurostoxx Future 3.770
Ftse Mib Future 24.510.
I titoli ad ampia capitalizzazione che possono essere comprati subito in quanto in tendenza rialzista di breve, medio e lungo termine sono: A2A (MI:A2), Buzzi Unicem (MI:BZU), Enel (MI:ENEI), FCA (MI:FCHA), Iren (MI:IREE), Telecom Italia (MI:TLIT) e Unipol (MI:UNPI). Sono tutti sottovalutati del 15% almeno ed alcuni anche del 100%.