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Settimana cruciale per i titoli del settore bancario

Pubblicato 04.02.2019, 12:25
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

INTESA SANPAOLO (MI:ISP)

La permanenza dei corsi al di sotto di 2.01 euro continua a far rimanere alta la tensione (al momento il titolo è a quota 1.958 euro). Un’eventuale chiusura di seduta al di sotto di 1.92 euro potrebbe riportare il titolo fino al successivo target a 1.89 euro; sotto tale livello in chiusura, probabili ulteriori affondi anche fino in area 1,81 euro in prima battuta. Primi segnali positivi oltre quota 2,28 euro in chiusura.

UNICREDIT (MI:CRDI)

Monitorare il sostegno in area 9.40 euro (al momento il titolo è a quota 9.73 euro) la cui rottura potrebbe spingere i corsi verso area 9.07 euro in prima battuta e successivamente in direzione dei minimi storici. Primi segnali di risveglio oltre 11.20 euro in chiusura. Recuperi fino a 14.88 euro (medio periodo) non modificheranno la struttura ribassista; i primi e reali segnali di ripresa giungeranno solo oltre area 15.35 euro in chiusura di seduta e con tenuta settimanale per il test a 16.0 euro (1° target).

BPER BANCA (MI:EMII)

Come già accennato più volte, la rottura del sostegno strategico in area 3.41 euro avrebbe spinto i corsi fino a 3.06 euro in prima battuta intravedendo così il minimo storico a 2.51 euro. Segnali incoraggiante di brevissimo termine solo oltre 3.30 euro in chiusura di seduta. Primi segnali di ripresa (breve/medio periodo) oltre 4.58 euro in chiusura. Per il medio/lungo periodo, prime indicazioni positive oltre i 5 euro (in chiusura) per il test in area a 5.25 (1° target).

UBI BANCA (MI:UBI)

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La violazione di 2.39 euro ha fatto scattare ulteriori segnali di allarme (al momento il titolo è a quota 2.13 euro). La situazione resta molto delicata dato che un’eventuale stabilizzazione dei prezzi al di sotto di tale riferimento potrebbe far partire ulteriori spazi di discesa fino a 2.11 euro in prima battuta (2° target 1.98 euro). Reali segnali di ripresa (medio/lungo periodo) oltre i 3.70 euro con tenuta settimanale.

MEDIOBANCA (MI:MDBI)

Il successivo target è posizionato in area 7.20 euro la cui rottura in chiusura potrebbe spingere i prezzi fino in area 6.85 euro. Un recupero al di sopra di 8.50 euro (in chiusura) potrebbe allentare momentaneamente le tensioni e favorire una estensione fino in area 8.80 euro in prima battuta.

BANCA POPOLARE DI SONDRIO (MI:BPSI)

Il titolo bancario è stato protagonista di un forte ribasso negli ultimi 4 mesi che ha permesso ai corsi di passare da 3.72 a 2.23 euro (ora il titolo è a quota 2.30 euro). Il rischio che la discesa non sia ancora terminata non è basso e ciò sarà confermato con l’eventuale rottura (in chiusura di seduta) del successivo supporto a 2.28 euro; ciò potrebbe permettere ai corsi di raggiungere il successivo target a 2.23 euro (2° target area 2.145 euro). Per interrompere la recente impasse è necessaria una prova di forza da parte del titolo con conseguente superamento (in chiusura) del primo ostacolo a 2.42 euro. Probabile in tal caso un allungo con obiettivi a 2.55 e 2.69 euro.

BANCO BPM (MI:PMII)

La rottura di quota 1.69 euro ha fatto scattare ulteriori segnali di allarme (al momento il titolo è a quota 1.65 euro). Un recupero al di sopra di 2.18 euro (in chiusura) potrebbe allentare le recenti tensioni e favorire una estensione sui 2.36 euro, resistenza decisiva per assistere ad una inversione dell’attuale tendenza. Sul fronte opposto invece, sotto quota 1.60 euro spazio a nuovi affondi fino al minimo storico in area 1.52 euro.

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Bisognerebbe creare un indice apposito per le banche ,un indice mib senza banche in questi periodi a dir poco disatrose
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