Dopo anni di successi e una posizione consolidata nel mercato del noleggio auto, SicilyByCar è finalmente pronta per il grande passo.
L'azienda palermitana ha infatti annunciato la fusione con Indstars4 S.p.A., la Spac promossa da Giovanni Cavallini, Attilio Arietti, Davide Milano e Enrico Arietti.
L'operazione, il cui perfezionamento è previsto per il mese di Agosto, permetterà alla realtà siciliana di "cogliere le opportunità del settore turistico, leva di crescita dell'economia italiana e del Made in Italy". Commenta così, Tommaso Dragotto, Presidente di SicilyByCar S.p.A., che nel 1963 ha fondato quella che è oggi la realtà 100% italiana del noleggio auto e una storia di successo come poche.
Dragotto, a distanza di 60 anni, guarda ancora al futuro con uno sguardo giovane, ottimista e dinamico.
L'azienda, che ha iniziato la propria scommessa imprenditoriale con un parco auto costituito da una Fiat (BIT:STLAM) 1300, una Fiat 1100 e due Fiat 500, negli anni ha saputo studiare ed interpretare le esigenze di un mercato, volano dell'economia del Sud e dell'Italia tutta, fino ad arrivare ad oltre 56 uffici, una flotta di 13mila autovetture e una visione allo sviluppo strategico in Europa, con il progetto SbC Europe.
L'operazione in sintesi
Si prevede la cessione da Dragotto Holdings S.p.A. a Indstars 4 S.p.A. di azioni ordinarie SbC per 39 milioni di euro e la sottoscrizione da parte della Spac di un aumento di capitale tra 61 e 66 milioni di euro, con conseguente emissione di nuove azioni ordinarie tra min. 6.100.000 e massime 6.600.000.
L'equity di SbC, come precisato da una nota, viene valorizzata a 298,3 milioni e le parti si attendono una percentuale di flottante al primo giorno di quotazione sull'EuroNext Growth compresa tra il 30,4% e il 29,5%.
Il nuovo CdA comprenderà un totale di 5 membri, tra cui Giovanni Cavallini in veste di consigliere non esecutivo in rappresentaza dei promotori, e un consigliere indipendente.
Si prevede che la business combination si concluda nel mese di Agosto, con conseguente inizio delle negoziazioni di azioni ordinarie e warrant. Successivamente l'azienda richiederà l'ammissione al listino principale.