Non trova pace il titolo Sogefi SpA (MI:SGFI) (-3.10%) anche nella sessione odierna dove l’indice FTSE MIB sta facendo registrare un progresso dell’1.6%.
Da circa 12 mesi Sogefi continua a perdere terreno senza sosta e la violazione di quota 2.96 euro (in chiusura) ha peggiorato il quadro grafico di medio/lungo periodo.
Oggi è scattato un ulteriore segnale di allarme con la violazione di 2.84 euro e quindi sarà difficile evitare un ritorno dei prezzi a 2.75 euro (2° target 2.56 euro).
Primi e timidi segnali di risveglio solo oltre 3.41 euro (poichè il titolo è in grado di dar vita solo a rimbalzi tecnici) con tenuta settimanale, a quel punto i corsi potranno accumulare forza e spingersi fino in area 4.0 euro.
L’attenzione è rivolta ai titoli bancari e quindi si preferisce abbandonare titoli deludenti ed investire in altri ad ottimi prezzi.
Occhi puntati sui dazi che potrebbero penalizzare il titolo Sogefi.
Nel primo trimestre 2018, il mercato automobilistico mondiale ha registrato un calo della produzione del 0,7%, con l’Europa in diminuzione del 1,1%, l’Asia del 0,9% (principalmente per la contrazione del mercato cinese, -2,7%) e il Nord America del 2,7%. Per contro il Sud America ha registrato una crescita del 11,9%.
La forte variazione dei tassi di cambio delle monete diverse dell’Euro in cui opera il Gruppo, che si sono tutte significativamente svalutate, ha comportato un impatto rilevante sull’evoluzione dei principali indicatori economici ed in particolare sul fatturato.